A- A+
MediaTech
Monica Setta alla trans Manila Gorio: "Io omofoba? Cerchi solo pubblicità"
Monica Setta e Manila Gorio sulla barca di Ilaria Tatò

Tirata in ballo da una lettera aperta della transessuale Manila Gorio che l'ha accusata di aver rinnegato la loro amicizia per compiacere i vertici Rai e di essere "omofoba", la giornalista e conduttrice televisiva Monica Setta replica a stretto giro confutando tutte le accuse.

Andiamo per ordine. A lanciare la polemica è stata una foto apparsa sul profilo instagram di Manila Gorio che la ritraeva in barca con Monica Setta e con altre amiche. Il settimanale Oggi a firma di Alberto Dandolo ha scritto un pezzo pettegolo dal titolo 'La Setta in vacanza con la trans' a cui la giornalista ha risposto immediatamente dicendo sostanzialmente due cose: non ho fatto alcuna vacanza con Manila Gorio, né ho un progetto nel sociale con lei.

Apriti cielo. Manila Gorio ha quindi accusato attraverso una lettera aperta Monica Setta di aver rinnegato la loro (presunta) amicizia e di aver preso le distanze da lei sul settimanale Oggi. La Gorio rimprovera alla Setta di aver agito per opportunismo in quanto conduttrice di un programma per famiglie (UnoMattina in Famiglia su Rai1 da settembre) e che rapporti amicali con una transessuale sarebbero malvisti dai vertici Rai. 

"Sono rammaricata dal tuo atteggiamento" scrive la Gorio alla Setta, "per aver specificato di non essere assolutamente tua amica quando le tante foto, video e messaggi possono assolutamente dimostrare il contrario. Ma vedi, cara Monica, il problema non è stabilire se la nostra conoscenza stava o meno consolidandosi in una bella e duratura amicizia, ma quanto il rinunciare all’essere se stessi, liberi, in un mondo dove i sentimenti di odio come l’omofobia e la transfobia stanno distruggendo la società. Proprio tu che come me sei un personaggio pubblico non dovevi permettere di veicolare un’esternazione così grave che non solo ferisce la dignità di un essere umano, ma lo mette in netta contrapposizione rispetto chi è più fortunato nel condurre una vita migliore, senza il continuo ed insopportabile peso dei pregiudizi". A corredo di tutto ciò, la Gorio ha reso pubbliche alcune foto scattate sulla barca di Ilaria Tatò, che dovrebbero confermare un rapporto di amicizia tra lei e la conduttrice televisiva. 

Monica Setta, dal canto suo, ha immediatamente replicato: "Cara Manila, comprendo il tuo dispiacere ma noto anche che la tua voglia di “amicizia” era evidentemente solo strumentale. Nulla contro di te anzi. Sei una persona simpatica e la nostra foto sulla barca di Ilaria Tatò campeggia ancora sul mio profilo. Se mi fossi vergognata di aver trascorso con te alcune ore in barca di Ilaria non l’avrei affatto messa ti pare? Ma sono sempre dalla parte della verità e ho ribadito al direttore di Oggi quanto segue. Ti ho incontrata una sola volta (la prima) il 19 luglio per insistenza di Ilaria Tatò nella sua barca. Ci siamo scambiate qualche messaggio perché tu volevi andare al festa del cinema di Venezia e mi chiedevi aiuto ma io ti ho detto che non conoscevo nessuno. Non abbiamo alcun progetto in comune che bolle in pentola. Non posso dire di essere amica di una persona sia essa omosessuale, eterosessuale o transessuale dopo una sola volta che la vedo. Non ne faccio una questione di identità sessuale ma di simpatia e voglia di proseguire nella conoscenza. Per quanto ti riguarda ti ho anche avvisato tramite il mio legale, l’avvocato Michele Conte, che i tuoi tentativi di tirarmi dentro una polemica che giova solo a te che sei in cerca perenne di pubblicità potrebbero finire male. L’amicizia nasce o non nasce. Con te non è nato nulla. Me ne devo fare una colpa? Ho dato incarico stamane al mio legale di procedere nelle sedi opportune a tutela della verità dei fatti. Grazie". 

In tutto questo, a corroborare le dichiarazioni di Monica Setta, ecco arrivare la testimonianza dell'imprenditrice barese Ilaria Tatò, la cui barca - secondo la Gorio - sarebbe stata stata galeotta di una loro amicizia. In esclusiva ad Affaritaliani.it, la Tatò dichiara dunque: "Manila e Monica sono due mie amiche e non si conoscevano fino al 19 luglio, giorno in cui ho invitato entrambe a pranzo sulla mia barca ormeggiata nel porto di Bari. Abbiamo mangiato insieme ad altre persone e scherzato. Abbiamo fatto foto ed un video in cui dicevamo scherzosamente che eravamo a Ibiza. Monica mi ha parlato benissimo subito e dopo della Gorio ma quando ha letto sul settimanale Oggi la notizia data in evidenza di un progetto comune con lei nel sociale ha voluto rettificare".

E ancora, "la Setta è tutt'altro che omofoba, anzi" spiega Ilaria Tatò. "Ma è una donna fissata con la verità e detesta ogni strumentalizzazione. Mi dispiace che Manila si sia sentita offesa dalla rettifica di Monica ma la sostanza è che le due si sono viste una volta sola e non sono certo diventate amiche. Siccome io voglio bene a entrambe e le considero donne in gamba. Organizzerò presto un caffè di riappacificazione sulla mia barca". 

 

Tags:
monica settamanila goriotransomofobia





in evidenza
Affari in rete

Guarda la gallery

Affari in rete


in vetrina
Djokovic re del tennis e del vino: "Produciamo syrah e chardonnay"

Djokovic re del tennis e del vino: "Produciamo syrah e chardonnay"


motori
Ayrton Senna Forever: Omaggio al Campione al MAUTO

Ayrton Senna Forever: Omaggio al Campione al MAUTO

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.