MediaTech
Parenzo: "Hamas ha vinto la guerra, ormai le immagini sono tutto. Cruciani? Quella notte..."
Il giornalista svela aneddoti particolari sul suo collega de "La Zanzara"

Parenzo-Cruciani, la strana coppia. Il cellulare finito nel water in diretta radio...
David Parenzo, conduttore de "L'aria che tira" su La7 e partner di Giuseppe Cruciani a "La Zanzara" su Radio 24, parla apertamente di tutto. In particolare si concentra sulla guerra a Gaza e sul suo collega in radio. "Nella società delle immagini le immagini sono tutto. Su questo fronte, - dice Parenzo a Il Corriere della Sera - Hamas ha già vinto e Israele ha già perso. Come tutto il mondo io guardo tutti i giorni le foto dei corpi dei bambini uccisi a Gaza. Ma, al contrario di tutto il mondo, ho visto anche le immagini del massacro del 7 ottobre che Israele non ha voluto diffondere per tutelare le vittime e le loro famiglie. Ho visto questo documento di un’ora insieme ad altri giornalisti al chiuso dell’ambasciata israeliana a Roma, col divieto assoluto di fare riprese".
Leggi anche: Lo spaesato torna in autunno su Rai 2, in corso le registrazioni. Conferma anche per Boss in incognito. Anteprima
"La parte del filmato che non riesco a cancellare dalla testa - prosegue Parenzo - sono le immagini dei bambini israeliani rapiti da Hamas in un kibbutz, separati dai genitori e messi in una stanza attigua: in una stanza i genitori venivano torturati e poi uccisi, nell’altra c’erano i bambini costretti ad ascoltare tutto". Parenzo poi parla del suo partner in radio, Giuseppe Cruciani e svela retroscena inediti.
"Cruciani l'ho visto per la prima volta nello studio di Tetris, su La7, condotto da Luca Telese. Dopo la puntata andammo a cena, parlammo per ore tra scherzi e battute, e alla fine mi fece: "Ma perché tutte ste cazzate non vieni a dirle alla radio?". Iniziammo così, con me che facevo i collegamenti impossibili nelle situazioni più disparate e disperate. Una volta, sull’Eurostar, la linea andava e veniva. Mi chiusi in bagno, infilai il telefonino nel water e tirai lo sciacquone in diretta. Il marchio di fabbrica dello sciacquone tirato mi accompagna ancora oggi".