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SlimPay, l'abbonamento si paga online. Sbarca in Italia da Parigi. Il piano

Slimpay, societa francese fintech specializzata in soluzioni tecnologiche per la gestione dei pagamenti ricorrenti on line tramite addebito diretto per l'acquisto di beni e servizi in abbonamento, ha presentato i suoi ambiziosi progetti per il nostro paese, durante una conferenza stampa Martedi scorso, alla presenza del ceo Jerome Troisnet, del direttore commerciale Francois Gutierezz e del nuovo direttore della sede italiano Sabatino Abbagnale. La piattaforma SlimPay, infatti, consente alle aziende di gestire direttamente l'intero processo - dalla sottoscrizione, alle fasi di autorizzazione dell'addebito,  fino all'incasso - offrendo un'efficace alternativa ai pagamenti tramite bonifico. Fondata a Parigi nel 2009 da Je?ro?me Traisnel, SlimPay puo? contare su un team di oltre 70 specialisti in pagamenti in 6 sedi nel mondo e gestisce oltre 2.000 clienti in 34 paesi, tra cui aziende ed organizzazioni internazionali quali Deezer, Nespresso, UNICEF SNCF, Gaumonte in Italia ITAS Assicurazioni.
Arrivata in Italia a maggio del 2017, SlimPay ha stretto una partnership con Banca Sella ed e? tra le poche aziende straniere che ad oggi hanno aderito al Fintech District di Milano, il primo polo italiano dedicato alla  finanza digital.
Dalla verifica dei documenti alla sincronizzazione con un CRM o la riconciliazione delle transazioni, SlimPay e? inoltre integrabile con le piattaforme tecnologiche offerte dal network dei propri partner, quali Zuora, piattaforma pensata per automatizzare la fatturazione per imprese il cui modello di business prevede un abbonamento e Ingenico ePayments, che ha sviluppato una soluzione per la gestione dei mandati di addebito diretto SEPA in maniera semplice e sicura. Il sottoscritore per usufruire dei servizi di slimpay non paga assolutamente nulla e le transazioni sono veloci socure ed affidabili, il merchant invece paga una piccola commissione. Ma, e qui sta un punto di forza dell' azienda, queste commissioni, secondo Traisnel, sono molto vantaggiose per i siti che decidono di usare SlimPay, rispetto alla carta di credito: "non posso dare un numero esatto, perché molto dipende dalla quantità di transazioni e dal tipo di accordo che stringiamo con il cliente, ma di sicuro si risparmia". Secondo i primi dati il risparmio medio sembra essere di un buon 50%, rispetto alle commissioni con pagamenti tradizionali. C ' e' pero' da dire che gli italiani, come si sa, sono sempre molto cauti quando si tratta di pagamenti digitali in genere, tant'è che al momento il nostro Paese è un po' indietro come adozione dell'addebito diretto in conto bancario come fonte di pagamento.
Per questo l'approccio "alternativo" di SlimPay, sebbene molto comodo, potrebbe incontrare qualche resistenza, soprattutto all'inizio, anche se i vertici francesi sembrano non preoccuparsi affatto di questo aspetto.
A giocare dalla loro parte, essi sostengono  il fatto che la piattaforma di SlimPay  si integra completamente nei siti web dei servizi, al punto che il logo SlimPay potrebbe addirittura non comparire e il servizio sembrerebbe offerto direttamente dal titolare del sito.
SlimPay acquisisce i dati del cliente, li incrocia con quelli dei documenti forniti e dei database anti truffa e apre il canale di pagamento, tutto online. Questo insomma dovrebbe garantire gli scettici e rendere il processo assolutamente semplice e fruibile anche per i meno tecnologici. Il nostro paese infatti, secondo Abbagnale, riveste aspettative molto alte, essendo fra i paesi europei quello tendenzialmente a maggior crescita nella subsription economy, nei prossimi anni. Essendo un mercato ancora abbastanza vergine rapportato a paesi come Gran Bretagna, Francia e Spagna, dove questa forma di condivisone e' molto piu diffusa. Il mercato di riferimento e' di tutto rispetto se si pensa che ben l ' 85,2% degli europei ha sottoscritto almeno un abbonamento, con punte massima in Gran Bretagna con il 95% e paesi cone il nostro e la Germania in cui la percentuale scende rispettivamente al 74 e al 68%. Ma se si pensa che nel nostro paese il 50% ha sottoscrito tra 2 e 5 abbonamenti, si capisce che il business ha prospettive di crescita assolutamente interessanti.
Ma cosa e' in dettaglio la subscription economy? Si tratta dell Accesso temporaneo a un bene o servizio, piuttosto che il suo possesso de nitivo. Tendenza che l'economista americano Jeremy Rifkin, nel suo saggio visionario intitolato The Age of Access, aveva previsto  fin dal 2001, la subscription economy - o economia della sottoscrizione - e? un'evoluzione del mercato che sta rivoluzionando il nostro modo di consumare e il business model di numerose aziende. D' altra parte la condivisione di un bene e pratica che sti sta effetivamente diffondendo molto in fretta,anche nel nostro paese, basti pensare alla crescita  esponenziale di siti come nowtv, spotfy, netflix, amazon, che fanno leva proprio sui pagamenti ricorrenti per avere la fruizione di un servzio o un bene, ma anche societa' che promuovono il nolo di auto, moto, biciclette fino alla consulenza legale o finanziaria vengono sempre piu spesso offerti con la formula della abbonamento o del pagamento ricorrente , con addebito diretto in banca, o con carta di pagamento.
Attualmente in Italia i consumatori utilizzano l'addebito diretto sul conto corrente per pagare le bollette di telefonia, vale a dire quote per noleggio e utilizzo smartphone, Adsl, Tv e applicazioni varie (59%); per saldare i consumi di luce e gas (51%); per liquidare le rate di polizze e assicurazioni varie (30%). in base alle proiezioni fatte dalla ricerca SlimPay, esiste pero? un alto potenziale di crescita anche in altri settori, in particolare il 52% degli Italiani si dichiara disposto a pagare le tasse tramite addebito diretto, mente il 36% pagherebbe secondo queste modalita? i trasporti ed il 29% l'affitto. Come spiega Abbagnale poi slimpay sta studiando proprio in Italia, grazie anche alla partnership con associazioni di categoria, di promuovere con questa forma anche i pagamenti di un bene o un servizio dilazionati nel tempo, stando bene attenti a non incorrere nella tipologia del credito al consumo, per la quale e ' necessaria una autorizzazione dalle autorita' bancarie. "L'Italia registra una crescita costante nella diffusione dei pagamenti online, anche se, a differenza di altri Paesi europei, i consumatori tricolore risultano ancora poco abituati a utilizzare servizi in abbonamento. Ma e? solo una questione di tempo; dalla nostra ricerca emerge come gli italiani si dimostrino aperti al cambiamento e come le loro abitudini di consumo e di acquisto stiano cambiando profondamente. Quella in atto e? una rivoluzione senza ritorno che coinvolgera? tutti", afferma Je?ro?me Traisnel, CEO di SlimPay. "Per questo l'Italia rappresenta per SlimPay un mercato strategico ad alta potenzialita? di sviluppo" .

Vcaccioppoli@gmail.com

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pagamenti





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