Top Reputation Manager, scatto di Pier Silvio Berlusconi. Armani e Urbano Cairo fuori dalla top-10 - Affaritaliani.it

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Top Reputation Manager, scatto di Pier Silvio Berlusconi. Armani e Urbano Cairo fuori dalla top-10

Top Manager Reputation: Orcel, Berlusconi e Messina sul podio ad aprile. Brunello Cucinelli entra nei primi 10, Miuccia Prada accelera

Top Reputation Manager, lo scatto di Pier Silvio Berlusconi (che salva il settore dei media)

Pier Silvio Berlusconi è attualmente l’unico top manager del settore media presente nella top ten nazionale della reputazione, secondo la classifica di maggio 2025 elaborata dall’Osservatorio “Top Manager Reputation” (sul mese di aprile), che ogni mese monitora la reputazione online dei vertici delle principali aziende italiane. Come di consueto, i primi posti sono occupati da figure di riferimento nei settori auto, finanza, energia e moda, da sempre centrali nel dibattito economico e istituzionale. In questo contesto, la posizione di Berlusconi spicca: conquista il secondo posto assoluto, distinguendosi come caso unico nel panorama manageriale nazionale.

Da 22 mesi guida con continuità la classifica settoriale “Media e Telco”, mantenendo la prima posizione grazie a una reputazione costruita su solidità, coerenza e visione strategica. La sua presenza stabile sul podio della reputazione manageriale italiana conferma il valore riconosciuto del suo profilo e sottolinea il ruolo sempre più centrale di MFE – MediaForEurope nel sistema industriale e mediatico europeo.

Top Manager Reputation: Orcel, Berlusconi-Messina sul podio ad aprile. Armani e Urbano Cairo fuori dalla top-10. Miuccia Prada vola

Vicini alla resa dei conti. Ad aprile primo nella Top Manager Reputation (topmanagers.it), stilata da Reputation Manager S.p.A SB, l’AD di Unicredit Andrea Orcel (85.56), protagonista da mesi del risiko bancario con le complesse partite aperte in Italia e Germania. Sale di due e conquista il secondo Pier Silvio Berlusconi (85.31) che lancia OPA su Prosiebensat e chiude un ottimo 2024 di MFE. Terzo Carlo Messina (83,91), confermato alla guida di Intesa Sanpaolo, che resta alla finestra, almeno per il momento. Una sua mossa potrebbe sparigliare le carte. 

Quarto posto per l’AD di Eni Claudio Descalzi (82.48), al quinto sale di uno Renato Mazzoncini (78.54), AD di A2A che chiude il 2024 con un utile a 816 milioni e record storico di quasi 3 miliardi di investimenti. 

Sale di uno anche il Presidente di Edizione Alessandro Benetton (78.18). 

Settimo posto per l’AD di Renault Luca de Meo (77.77), seguito da Matteo Del Fante (77.30) di Poste, stabile all’ottavo. 

Al nono sale di due Brunello Cucinelli (77.29), che riceve il dottorato ad honorem in Architettura dall’Università della Campania. Stefano Venier (76.07) è decimo, seguito da Giorgio Armani (75.87) all’undicesimo. 

Sale di uno l’AD di Illycaffè Cristina Scocchia che chiude il 2024 con ricavi record e utile in crescita del 42%. Tredicesimo Urbano Cairo (71.16), salgono di uno Pietro Labriola (71.02) al quattordicesimo e al quindicesimo Stefano Donnarumma (69.06), che porta i ricavi 2024 di FS a 16,5 miliardi in crescita del 12%. Al sedicesimo in ascesa di quattro c’è il colpo del mese di Miuccia Prada (69.93) che acquisisce Versace. 

Al diciassettesimo arriva in volata di sei l’AD di Fincantieri Pierroberto Folgiero (68.87), con un 2024 record di ordini, la realizzazione del terminal crociere più grande al mondo a Miami per MSC e della prima nave da crociera a idrogeno per Viking. 

Chiudono la Top 20: Giuseppina Di Foggia (68.48), Luca Dal Fabbro (68.19) e Marina Berlusconi (66.75). 

In Top 100 in crescita: Stephan Winkelmann (32°,+7); Giovanni Ferrero (45°,+7); Carlo Cimbri (54°,+5); Patrizio Bertelli (56°,+6); Benedetto Levi (65°,+5); Tommaso Tanzilli (74°,+17).