Washington Post, Jeff Bezos triplica gli sviluppatori
Il Washington Post è un posto per sviluppatori O, meglio, lo è diventato negli ultimi anni. E lo sarà sempre di più grazie a Jeff Bezos. Nel 2011, gli sviluppatori (colo che si occupano del funzionamento tecnico di un sito) erano appena 4. In poco tempo, erano diventati 16. Ma è con l'arrivo del boss di Amazon che è giunta la svolta: gli sviluppatori sono diventati in pochi mesi 47, il triplo.
L'idea di Bezos, sin dalle prime settimaen, è stata quella di accelerare l'integrazione tra settori redazionali. Intendendo per "redazionale" non solo la scrittura e la raccolta di notizie, ma anche la loro gestione. Bezos ha rivoltato il Washington Post. Ha ssunto cento persone (con un saldo positivo tra arrivi e addii di 70 posti di lavoro), puntando sulle loro competenze digitali.
I risultati si sono visti immediatamente. Nel 2014, gli utenti unici sono cresciuti del 71% e le pagine viste dell'88%. Le pagine viste da mobile sono salite del 230% e i visitatori unici del 112%. I video hanno registrato un solido +66%.
A breve, proprio per intercettare la fruizione mordi e fuggi tipica del mobile, il Washington Post lancerà la funzione "leggi più tardi", una sorta di playlist di articoli
Il giornalismo abdica agli ingegneri. No: il segreto è l'integrazione. E la qualità non è secondaria. Tanto che è stato proprio Bezos a pretendere un "controllo qualità": gli articoli del giornale sono sottoposti ogni mese a un campione di 300 lettori per verificarne appeal e accuratezza.