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Medicina
Federanziani: “Basta con le disdette alle vaccinazioni”
Crediti Photo Nick Zonna

«I vari errori di comunicazione commessi fin qui rispetto al vaccino hanno prodotto come conseguenza una raffica di disdette (con punte del 70%) che rischia di mettere a rischio l’intera campagna vaccinale, e con essa la vita di centinaia di migliaia di anziani e di persone fragili. Ci rivolgiamo perciò non soltanto ai senior, ma anche ai tanti under 60 che proprio in queste ore stanno annullando le prenotazioni, per dire che questa paura del vaccino è irrazionale. A uccidere è il Covid, che dall’inizio della pandemia ha prodotto 116mila decessi soltanto in Italia, e non certo il vaccino, le cui reazioni avverse sono rarissime, mentre i soli 4 decessi segnalati in Italia tra i casi di evento avverso tromboembolico sono tuttora oggetto d'esame da parte di Aifa per una definitiva verifica del loro nesso di causalità con il vaccino» dichiara Roberto Messina, Presidente Nazionale di Senior Italia FederAnziani.

 

«Dall’inizio dell’emergenza Covid 19 – prosegue Messina - abbiamo visto sparire un pezzo importante di una generazione. Abbiamo aspettato per mesi l’arrivo del vaccino come unica speranza per arrivare alla fine di quest’incubo, abbiamo criticato i ritardi e gli errori, ma adesso la campagna vaccinale è nel pieno svolgimento e per fortuna questo ci permette di guardare avanti con ottimismo. Tutto quello che dobbiamo fare è affidarci alla scienza e non certo rinunciare alla prenotazione della nostra dose di vaccino, quale esso sia, perché vaccinarsi è l’unico modo per uscire dalla pandemia, per salvare le nostre vite quelle dei nostri cari e per far ripartire il paese e scongiurare il disastro economico. I vaccini sono sicuri, specialmente per gli over 60: gli eventi segnalati come reazioni avverse per i vaccini sono nella maggior parte dei casi innocui, mentre sono rarissimi quelli di maggiore gravità e comunque inferiori in numero rispetto alle reazioni avverse scatenate da tanti altri farmaci che assumiamo nella nostra vita di ogni giorno per gestire le nostre patologie croniche o anche per guarire da una banale influenza. Basti pensare che l’insorgenza di trombosi venosa in qualche modo collegabile al vaccino è rarissima. Su 25milioni di vaccinati si tratta di 3-4 casi per milione, incidenza che scende a 0 sopra i 60 anni. Secondo l’ultimo report realizzato dalla Sorveglianza dell’ISS, invece, al 19 marzo del 2021, il tasso di letalità del Covid 19 è pari al 3,1% nella popolazione complessiva, e sale al 21,4% tra gli over 80. Perciò questa irrazionale paura del vaccino deve essere lasciata da parte se non vogliamo protrarre l’ecatombe in corso, che provoca centinaia di morti al giorno, mentre avremmo la possibilità, in tempi rapidi, con la collaborazione di tutti, di azzerare la mortalità come già accaduto in altri paesi.»

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