Obesità: una vera malattia. Perché riconoscerla e come la BIA può aiutarci a capirla meglio - Affaritaliani.it

Medicina

Ultimo aggiornamento: 17:48

Obesità: una vera malattia. Perché riconoscerla e come la BIA può aiutarci a capirla meglio

La BIA permette di capire ciò che il peso non racconta: come sta davvero il corpo, quanto è infiammato, quanta massa muscolare conserva e come risponde ai cambiamenti

di Dott. Enzo Luigi Riccardi, Dottore in Farmacia, Dottore in Scienze della Nutrizione Umana e Consulente in Nutraceutica

Obesità, capirla oltre la bilancia: la bioimpedenziometria rivela ciò che il peso non mostra e aiuta a individuare rischi, infiammazione e stato di salute reale

L’obesità non è solo “avere qualche chilo in più”. Oggi la comunità scientifica è concorde: si tratta di una vera malattia, che coinvolge il metabolismo, gli ormoni, il sistema immunitario e perfino lo stato delle nostre cellule. Capire questa nuova visione è fondamentale per proteggere la salute e per evitare diagnosi superficiali basate solo sul peso.

Perché l’obesità è considerata una malattia

Per molti anni si è pensato che l’obesità dipendesse soltanto da alimentazione scorretta e poca attività fisica. Oggi sappiamo che non è così semplice. Il grasso in eccesso, soprattutto quello nella zona della pancia, non è “inerte”: funziona come un vero e proprio organo attivo, che può produrre sostanze infiammatorie e alterare diversi meccanismi del corpo.

Questo porta a: maggiore rischio di diabete; aumento della pressione; problemi al cuore; fegato grasso (steatosi epatica); difficoltà respiratorie; dolori articolari; maggiore stanchezza e peggioramento della qualità della vita.

Per questo l’obesità oggi è riconosciuta come malattia cronica, proprio come ipertensione o diabete: richiede attenzione, diagnosi corretta e un percorso di cura personalizzato.

Non esiste una sola obesità: ognuno ha la “sua”

Le persone con obesità non sono tutte uguali. Esistono infatti diversi tipi di obesità, con caratteristiche molto differenti. Ci sono persone che: accumulano soprattutto grasso nella pancia; trattengono molti liquidi; hanno poca massa muscolare; hanno forte infiammazione interna; hanno comportamento metabolico diverso pur avendo lo stesso peso. Ecco perché due persone con lo stesso peso possono avere rischi completamente diversi.

Il peso e il BMI non bastano più

Il classico BMI (peso/altezza²) può dare informazioni molto limitate. Per esempio: un atleta molto muscoloso può risultare “sovrappeso” pur essendo in ottima forma; una persona anziana può avere peso normale ma poca massa muscolare e tanto grasso interno; due persone con lo stesso BMI possono avere rischi di salute completamente diversi. Serve quindi uno strumento che guardi “dentro” il corpo, non solo alla bilancia.

La BIA: l’esame semplice che spiega davvero cosa succede nel corpo

La BIA – Bioimpedenziometria è un’analisi rapida e non invasiva (bastano pochi minuti) che permette di capire la qualità della composizione corporea.

È molto più precisa della bilancia perché misura: quanta massa grassa abbiamo e soprattutto dove si concentra; quanta massa muscolare, dato fondamentale per la salute e il metabolismo; quanta acqua è dentro e fuori le cellule, indicando se c’è ritenzione o infiammazione; la salute delle cellule, attraverso un parametro chiamato “angolo di fase”, oggi considerato un indicatore molto importante del benessere generale.

Perché la BIA è così utile nelle persone con obesità

Perché permette di capire cose che la bilancia non vede: se l’aumento di peso è dovuto a grasso o a liquidi; se l’organismo è in uno stato infiammatorio; se la massa muscolare è adeguata; se l’intervento (dieta, attività fisica, integrazione) sta funzionando; se ci sono rischi da monitorare

Molte persone, ad esempio, non vedono scendere il peso e pensano di “non dimagrire”. In realtà, con la BIA spesso si scopre che: hanno perso grasso; hanno guadagnato muscolo; stanno migliorando lo stato di infiammazione; la bilancia non lo mostra, ma la BIA sì.

Cosa significa per il paziente

Riconoscere l’obesità come malattia non serve per etichettare, ma per prendersi cura delle persone nel modo più corretto. Grazie alla BIA è possibile: fare una valutazione davvero personalizzata; capire il vero stato di salute; costruire un percorso specifico per ogni individuo; monitorare miglioramenti reali; prevenire complicanze anche gravi. È un approccio moderno, scientifico e rispettoso, che mette al centro la persona e non il numero sulla bilancia.

Conclusione

L’obesità è una malattia complessa, che richiede strumenti precisi e una diagnosi attenta.
La BIA permette di capire ciò che il peso non racconta: come sta davvero il corpo, quanto è infiammato, quanta massa muscolare conserva e come risponde ai cambiamenti. Guardare solo al peso è ormai superato. Guardare alla salute nel suo insieme è il vero passo avanti.