Pfizer, innovazione terapeutica per l’Alopecia Areata: meno infiammazione, più qualità della vita - Affaritaliani.it

Medicina

Pfizer, innovazione terapeutica per l’Alopecia Areata: meno infiammazione, più qualità della vita

Capaccetti (Pfizer): "In dermatologia siamo impegnati in una stretta collaborazione con la comunità scientifica proprio per sviluppare soluzioni efficaci ai bisogni ancora insoddisfatti dei pazienti"

di Elisabetta Marciano

Pfizer presenta Litfulo: il primo trattamento orale per l’Alopecia Areata severa approvato anche per adolescenti. Una svolta terapeutica che affronta la malattia su più fronti, dal piano clinico a quello psicologico

È una patologia autoimmune, ma viene spesso trattata come un problema estetico. Eppure l’Alopecia Areata (AA) è molto di più: una condizione complessa, imprevedibile, che non risparmia nessuno, uomini, donne, adolescenti, bambini, e che si manifesta con una perdita improvvisa e spesso estesa dei capelli, colpendo il cuoio capelluto, il viso e in alcuni casi tutto il corpo. Un fenomeno visibile, ma le sue conseguenze più profonde si annidano sotto la superficie della pelle: isolamento sociale, ansia, depressione, perdita dell’autostima, difficoltà di accettazione della propria immagine e identità.

In Italia si stima che circa 120.000 persone convivano con questa patologia, spesso in silenzio, nell’incomprensione generale. L’impatto psicologico può essere devastante, specialmente nei giovani. E fino a oggi, chi soffriva di Alopecia Areata severa aveva poche opzioni terapeutiche realmente efficaci e approvate. Ma le cose stanno cambiando.

L’annuncio arriva da Pfizer, che ha sviluppato Litfulo (ritlecitinib), il primo trattamento orale specificamente approvato per l’Alopecia Areata severa negli adulti e negli adolescenti a partire dai 12 anni. Si tratta di una svolta epocale: una terapia innovativa che agisce alla radice del problema, modulando la risposta autoimmune che causa la malattia.

Litfulo è un inibitore selettivo delle Janus chinasi 3 (JAK3) e della tirosin chinasi TEC, due proteine coinvolte nel processo infiammatorio che porta all’attacco dei follicoli piliferi da parte del sistema immunitario. Bloccando questo meccanismo, il farmaco non solo interrompe l’infiammazione, ma favorisce anche la ricrescita dei capelli, con risultati concreti e clinicamente dimostrati.

"L’Alopecia Areata è una patologia autoimmune spesso sottovalutata che può compromettere profondamente l’equilibrio psicologico e relazionale dei pazienti, soprattutto nei giovani", spiega Bianca Maria Piraccini, Professore Ordinario di Dermatologia presso l’Università di Bologna. "Ritlecitinib rappresenta un passo avanti nella gestione della malattia: è il primo trattamento orale sviluppato specificamente per questa patologia ed è indicato anche per gli adolescenti dai 12 anni in su. Agisce in modo mirato, modulando selettivamente l’infiammazione che aggredisce i follicoli piliferi, senza comprometterne la funzionalità. La possibilità di somministrazione quotidiana in un’unica compressa migliora non solo l’aderenza alla terapia ma anche l’esperienza complessiva del paziente, che oggi può contare su una prospettiva terapeutica solida e durevole nel tempo".

L’efficacia del nuovo farmaco è stata dimostrata nello studio clinico internazionale ALLEGRO, un trial randomizzato, multicentrico e in doppio cieco, che ha coinvolto 718 pazienti con una perdita di capelli pari o superiore al 50% del cuoio capelluto.

I risultati dello studio clinico internazionale ALLEGRO, che ha coinvolto 718 pazienti con una perdita di capelli pari o superiore al 50% del cuoio capelluto, hanno mostrato dati molto incoraggianti. Dopo 24 settimane di trattamento con ritlecitinib, il 13% dei pazienti aveva ottenuto una copertura del cuoio capelluto superiore al 90%, mentre il 23% presentava una ricrescita superiore all’80%. A fronte di questi dati, nel gruppo trattato con placebo solo l’1,6% dei pazienti ha raggiunto risultati comparabili. I benefici si sono rivelati ancora più evidenti nel medio termine: dopo 48 settimane di trattamento, infatti, il 31% dei pazienti era vicino a una remissione clinica della patologia. Anche lo studio di estensione a lungo termine, ALLEGRO-LT, ha confermato la sostenibilità e l’efficacia del trattamento fino a 24 mesi, rafforzando ulteriormente il profilo di sicurezza e l’affidabilità di ritlecitinib come opzione terapeutica duratura per le forme severe di Alopecia Areata.

La gestione dell’Alopecia Areata richiede ben più di una pillola. La sua componente emotiva e sociale, infatti, è tanto importante quanto quella clinica. Per questo motivo, esperti e società scientifiche sottolineano l’esigenza di un percorso terapeutico integrato, che coinvolga dermatologi, psicologi, medici di medicina generale e, nei casi più gravi, anche specialisti in neuropsichiatria infantile e supporto scolastico.

"Oggi sappiamo che l’Alopecia Areata non si limita alla perdita dei capelli, ma ha un impatto profondo sulla vita sociale, emotiva e relazionale delle persone. È per questo che diventa essenziale adottare un approccio multidisciplinare, in cui il dermatologo sia il punto di partenza di un percorso che coinvolga anche il supporto psicologico e il medico di medicina generale. Significa passare dalla cura della malattia alla cura della persona. Grazie alle recenti innovazioni terapeutiche, oggi si apre una nuova fase nella gestione dell’Alopecia Areata, soprattutto nei casi più complessi e invalidanti, con risposte più mirate e maggiore attenzione al vissuto del paziente", evidenzia Alfredo Rossi, Professore Associato di Dermatologia presso l’Università La Sapienza di Roma.

Il nuovo farmaco è il risultato di anni di ricerca e collaborazione tra il mondo scientifico e l’industria farmaceutica. Pfizer, protagonista di questo avanzamento, sottolinea il proprio impegno non solo nello sviluppo di trattamenti innovativi, ma anche nella definizione di percorsi di cura più accessibili, personalizzati e basati sull’ascolto.

"Riteniamo fondamentale che l’innovazione terapeutica impatti positivamente la qualità di vita delle persone. In dermatologia siamo impegnati in una stretta collaborazione con la comunità scientifica proprio per sviluppare soluzioni efficaci ai bisogni ancora insoddisfatti dei pazienti. Non solo con terapie innovative come quella presentata oggi, ma anche con la definizione di percorsi di cura sempre più personalizzati, accessibili e integrati, che valorizzino l’ascolto e l’esperienza di chi vive la malattia", dichiara Barbara Capaccetti, Direttore Medico di Pfizer in Italia.

La presentazione di Litfulo segna l’inizio di un nuovo capitolo per le persone affette da Alopecia Areata severa. Per molti pazienti, soprattutto adolescenti, poter contare su una terapia efficace significa recuperare non solo i capelli, ma anche la fiducia, la vita sociale, la serenità interiore. Non si tratta solo di una cura farmacologica, ma di una rivoluzione culturale: riconoscere finalmente la complessità della malattia, rompere lo stigma, dare voce a chi troppo spesso è stato invisibile. La scienza, in questo caso, si fa strumento di dignità.