Medicina
Terapia intensiva neonatale: in arrivo prime culle con lo smartphone in Italia

Nuova scoperta in terapia intensiva neonatale a Roma, nascono le prime culle con uno smartphone per controllare i bambini da casa o dal lavoro
Terapia intensiva neonatale quando serve: controllare i bebè nelle culle con gli smartphone. Il progetto
Un nuova tecnologia progettata dal reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma, sull’Isola Tiberina, ha sperimentato le prime culle in Italia per controllare i bambini ricoverati attraverso smartphone e tablet. Il progetto, nato in collaborazione con Philips, si basa su una tecnologia video protetta screen to screen che permette il controllo dei bebè in ogni incubatrice attraverso piccoli apparecchi wireless collegati ai dispositivi elettronici dei genitori.
Bambini in terapia intensiva neonatale: smartphone e tablet per il controllo dei bebè nelle incubatrici. I benefici
Grazie alla tecnologia wireless applicata alla terapia intensiva neonatale i genitori dei neonati ricoverati negli ospedali non dovranno più fare lunghe code per accedere nel reparto durante le ore della visite ed, inoltre, anche i parenti potranno monitorare i parametri generali relativi allo stato di salute del neonato attraverso un link di collegamento a cui si accede tramite dispositivo elettronico. Una tecnologia che amplia il modello assistenziale sanitario italiano sfruttando le potenzialità della tecnologia a servizio delle famiglie. Il progetto, inoltre, ha ricevuto il sostegno di Rosario Fiorello, il quale era presente all'inaugurazione del reparto di terapia intensiva neonatale dell'ospedale Fatebenefratelli all'Isola Tiberina di Roma e si è dichiarato soddisfatto di questa importante scoperta.