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Medicina
Troppi farmaci in pazienti non gravi. Un business

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         Certamente avendo fatto un esame del colesterolo totale, HDL, LDL e dei trigliceridi, ci si è accorti di quanto  si siano abbassati i valori considerati nella norma.

Pare,infatti che il colesterolo totale debba essere inferiore a 200 mg/dl, che il colesterolo buono HDL debba superare i 45 mg/dl, che il colesterolo cattivo LDL debba stare sotto i 150 mg/dl e i trigliceridi debbano essere inferiori a 150 mg/dl.

Fino a quarant' anni fa anche presso i più autorevoli nosocomi d' Italia come l’ Ospedale Maggiore di Bologna il fatidico colesterolo totale doveva assestarsi sotto i 220 mg/dl.

Si evince poi dagli strali lanciati dal Prof. Philipe Even  professore emerito dell’Université Paris Descartes, presidente dell’Institut Necker di Parigi, che mette in dubbio la distinzione tra colesterolo cattivo e buono e si scaglia contro chi accusa il colesterolo fino a produrre una apologia dello stesso: per lui il colesterolo è innocente ed anzi lo santifica.

Senza il colesterolo dice Even "l’evoluzione si sarebbe bloccata, le cellule sarebbero distrutte dallo stress ossidativo, il cortisone non esisterebbe, scomparirebbero gli ormoni sessuali, la vitamina D ecc.

 

Altra versione, forse  più equilibrata viene presa dal Dott. Alberto Donzelli  Direttore del Servizio educazione all’appropriatezza della Asl di Milano il quale afferma che "in Italia fa discutere la Nota 13, emanata a fine 2012 dall’Aifa (agenzia italiana del farmaco), che indica nuovi parametri per le soglie di colesterolo LDL (cattivo) da considerare ponendo a rischio più di un terzo della popolazione"!

Dunque, è d' obbligo chiedersi:

come mai si disconosce che nella formazione della placca ateromasica (accumulo di grasso nelle pareti arteriose) è fondamentale l’omocisteina (amminoacido solforato)  che non viene mai richiesta e che non rientra tra gli esami mutuabili dal SSN?

Si ricorda che l’omocisteina si lega al colesterolo cattivo LDL generando un complesso diabolico e inscindibile dalle  nostre cellule immunitarie (macrofagi) che diventano il cuore del trombo.

Come mai visto il punto  precedente non viene mai valutato il valore di un colesterolo non solo cattivo, ma "cattivissimo" che è definito lipoproteina (a) e che insieme alla omocisteina eleva il rischio di malattie ischemiche vascolari acute quali infarto miocardico, ictus ecc.?


Come mai la lipoproteia (a) non rientra negli esami coperti dal SSN negli sreening preventivi?


Il dott. Giuseppe Traversa dell’Istituto Superiore di Sanità Ricercatore del Reparto di Farmacoepidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma ci informa che per le statite atorvastatina e la rosuvastatina nel 2011 il SSN ha speso 800 milioni di euro!

Riprendendo ancora un parere del dott. Alberto Donzelli.Quest' ultimo afferma che le statine si usano nella prevenzione primaria in persone che non hanno avuto infarti o ictus.

Peccato Egli dice che nelle persone con basso rischio si riducano gli eventi cardiocascolari, ma non la mortalità che tende ad aumentare dell1-2 %.

Visto che l' interesse di noi "poveri mortali" è prevalentemente di prevenzione, ci si chiede con un "dilemma" che rimbomba nella coscienza:

“ Per un Medico ha un senso, curare preventivamente pazienti senza rischio cardiovascolare, ma solo con un valore di colesterolo lievemente superiore ai parametri, forse opinabili, fissati nel  2012 per il colesterolo LDL con le statine!?

Non si stanno prendendo in considerazione le gravi ipercolesterolemie e dei pazienti con patologie cardiovascolari gravi.

Si sta  parlando dei "pressochè sani"!

 

Pare infatti che le statine incrementino anche in questi pazienti con un colesterolo appena borderline il cosidetto NOD (New-Onset Diabetes Mellitus ) 

Forse per i pazienti con un colesterolo appena oltre il limite non sarebbe meglio mutare lo stile di vita, modificare l'alimentazione riducendo drasticamente i grassi animali, latte, latticini, dolci, zuccheri e magari aumentare l'attività fisica, come qualche professionista oltre che bravo anche coscenzioso suggerisce!?

Esistono poi rimedi naturali che in Italia sono fruibili come il riso rosso fermentato , gli omega-3 EPA E DHA , la curcuma, la vitamina C, e la fantastica vitamina D.

 Anche il resveratrolo ha un effetto sul colesterolo LDL valorizzando la Polidatina che praticamente è il precursore del resveratrolo, possedendo un assorbimento migliore essendo idrosolubile ed un effetto quaranta volte superiore.

Qui,non si voglio sentenziare e sancire dogmi.

Questo articolo serve per aprire un dibattito e alimentare una seria riflessione di prevenzione anche per evitare e "contenere" l’uso indiscrimiato di statine che molti medici considerano esagerato nella prevenzione.


Viene "spontaneo " un dubbio".

 Forse perché si tratta dell’affare più “grasso del mondo”?


Pensiamoci e parliamone con i nostri Medici di Famiglia, intanto..............

(ediruffana@alice.it)

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