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Milano
Ecco gli affari sporchi delle mense: le voci e le carte in esclusiva su Affari

 Appalti truccati in servizi ristorazione, 11 arresti nel Milanese

Undici persone sono state arrestate (tre in carcere, otto ai domiciliari) per corruzione negli appalti di ristorazione e pulizie in luoghi come scuole, istituti per anziani e uffici pubblici. Indagato, ma non agli arresti, il vicesindaco del Comune di Mediglia, in provincia di Milano, Paolo Bianchi. SCARICA L'ORDINANZA INTEGRALE

Tangenti in forma rateizzata 


Lo schema messo in piedi dagli indagati - stando all'accusa - partiva dall'acquisizione, a pagamento, di informazioni privilegiate da figure compiacenti operanti all'interno delle commissioni giudicatrici o delle diverse stazioni appaltanti che servivano ad impostare bandi di gara personalizzati, costruiti su misura per l'azienda da favorire. Dagli accertamenti svolti dagli investigatori delle Fiamme Gialle e' emerso poi come il pagamento della "tangente" avvenisse attraverso la devoluzione di valore o di somme di denaro in forma rateizzata per tutta la durata della fornitura.

Una bicicletta da corsa in cambio di una gara del valore di 300mila euro

Nel corso delle indagini sono state documentate, tra le altre cose, le fasi della consegna di una bicicletta professionale da corsa da 3mila euro in favore di un pubblico dipendente corrotto per l'aggiudicazione di una gara del valore di 300mila euro. Gli indagati, inoltre, per garantire l'adempimento della fornitura dei servizi stipulavano con persone compiacenti incarichi di consulenza per il controllo qualita' all'interno della catena di somministrazione dei pasti. In questo modo, qualora l'azienda favorita avesse ritardato la consegna delle somme pattuite, sarebbero intervenuti con l'irrogazione di sanzioni pecuniarie contrattualmente previste, giungendo fino alla risoluzione del rapporto di fornitura, nel caso in cui il flusso di denaro illecito si fosse interrotto.

Indagato il vicesindaco di Mediglia (Milano): i Comuni coinvolti

Anche il vicesindaco del Comune di Mediglia (Milano) Paolo Bianchi risulta indagato a piede libero nell'inchiesta della GdF di Milano, coordinata dall'aggiunto Maurizio Romanelli e dai pm Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri, su un presunto giro di appalti truccati per l'affidamento dei servizi di ristorazione collettiva in scuole e istituti per anziani, e di pulizie in uffici pubblici. Nel corso dell'operazione, oltre alle misure cautelari emesse dal gip Tiziana Gueli, sono stati eseguiti 23 decreti di perquisizione a carico di altrettanti indagati. I Comuni coinvolti sono Buccinasco, Cornaredo, Mediglia, in provincia di Milano, Ranica, in provincia di Bergamo e Flero, in provincia di Brescia.

"Evidente spregiudicatezza e abitualità nel turbare le gare d'appalto"

Dall'inchiesta sul presunto giro di appalti truccati nel Milanese emerge "una evidente spregiudicatezza e abitualita' nel turbare le gare d'appalto anche dietro remunerazione e nel considerare cio' qualcosa di ordinario". E' quanto osserva il gip di Milano Tiziana Gueli nell'ordinanza di custodia cautelare a carico di undici persone accusate a vario titolo di corruzione e turbativa d'asta per 11 contratti di fornitura illecita sull'affidamento dei servizi di ristorazione collettiva in scuole e istituti per anziani e di pulizie in uffici pubblici, per un valore complessivo di 39 milioni di euro, in diversi comuni dell'hinterland milanese e lombardi.

Le intercettazioni: "Se ci danno il 2% sono 50mila da dividere"

"Se ci danno il 2% sono 50mila euro pero' da dividere, potremmo fare 20 tu e 20 Antonella che siete la' dentro e 10 io. Ti interessa?". E' la proposta d'accordo contenuta in un dialogo intercettato tra Carmelo Saracino "che agiva nell'interesse della Fabbro food" e Massimo Cosimo Manco, responsabile dell'Area servizi generali e sociali del Comune di Cornaredo nonche' della Centrale unica di committenza di piu' comuni dell'hinterland. La "cospicua tangente" - come la definisce il gip Tiziana Gueli nell'ordinanza di custodia cautelare - riguarda l'appalto del servizio di ristorazione scolastica comunale di Flero, in provincia di Brescia, del valore di 2,7 milioni di euro in cui Manco e Antonella Monteleone (entrambi in carcere con Saracino), in qualita' di commissari della gara, avrebbero favorito la Fabbro food (i vertici William e Massimiliano Fabbro sono ai domiciliari). Nella stessa intercettazione ambientale del 23 novembre scorso Manco risponde: "Eccome no, la posso fare anche on line, da giu' la commissione". E poi e' ancora Saracino a ribadire i termini della divisione della provvista illecita. "Tu considera il 2%, ci vediamo qui con Antonella e definiamo, bisogna essere chiari, 20 e 20 voi e 10 io".

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