Alpine A290 protagonista in Running Man: debutto a Hollywood - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 08:46

Alpine A290 protagonista in Running Man: debutto a Hollywood

La Alpine A290 debutta a Hollywood da co-protagonista in Running Man di Paramount Pictures. Dopo l’anteprima all’Odeon Luxe Leicester Square, arriva in Italia dal 13 novembre.

Di Ludovica Irace

È una di quelle serate che profumano di svolta: tappeto rosso, flash, e una city car elettrica che ruba la scena ai grandi nomi.

 Alpine A290 entra nel mondo del cinema con un ruolo vero, non un semplice cameo, al fianco di Glen Powell(nei panni di Ben Richards) e Emilia Jones (Amelia Williams) nel nuovo Running Man, ispirato al romanzo di Stephen King del 1982. Il battesimo è da prima della classe: anteprima al prestigioso Odeon Luxe Leicester Square di Londra, quindi sala in Italia dal 13 novembre. Il messaggio è chiaro: l’auto di serie può essere racconto, ritmo, carattere. E qui la compatta del marchio francese non teme i riflettori.

Personaggio a quattro ruote: quando la A290 diventa narrazione

A290 non è un oggetto di scena: è il punto di contatto tra i due protagonisti. È a bordo della A290 che Amelia incrocia Ben Richards, concorrente del reality più estremo, The Running Man. All’inizio lei è spensierata, immersa nei suoi privilegi; poi la fuga comune la costringe a cambiare passo, a scoprire un coraggio inatteso. In questa dinamica la A290diventa scrittura filmica: compatta, reattiva, rapida nel districarsi per le strade, con quella livrea Grigio Tornado e i dettagli futuristici che dialogano con l’estetica avveniristica del film. In un’epoca in cui l’elettrico si gioca sul terreno dell’emozione, il Tridente di Alpine trova la chiave per far parlare il pubblico al di là dei dati tecnici.

Dietro le quinte: tre A290, diciassette parti di ricambio e mesi di riprese

La macchina del cinema pretende rigore. Paramount Pictures ha utilizzato tre esemplari di Alpine A290 per girare le sequenze in Romania e nel Regno Unito, accompagnati da diciassette elementi di carrozzeria fra finestrini, porte, parafanghi anteriori e gruppi ottici. Il ritmo delle scene d’azione non perdona: tutto è stato impiegato, perché ogni inquadratura richiede coerenza, continuità, ripetibilità. La regia firmata Edgar Wright lavora su una pluralità di angolazioni, sfruttando le diverse vetture per tenere costante il flusso visivo durante i tre mesi di riprese. Il risultato è un montaggio che esalta la compatta francese senza mai tradire la realtà della strada.

Il gioco crudele: lo show, la caccia e la posta da un miliardo

Il mondo di Running Man è una distopia che riflette lo spettacolo di oggi: i Runners devono sopravvivere trenta giornimentre sicari implacabili li braccano, e ogni gesto è trasmesso in diretta. Il pubblico, inizialmente affamato di adrenalina, finisce per schierarsi dalla parte degli eroi. La posta in gioco è un miliardo di dollari, ma nessuno è mai arrivato alla fine. Ce la farà Ben Richards? In questo contesto la A290 diventa il mezzo fisico e metaforico della fuga, un complice silenzioso che incarna l’idea di mobilità intelligente: compatta, scattante, iperconnessa, in grado di trasformare le traiettorie urbane in occasioni di salvezza.

La voce del brand: orgoglio, riconoscimenti e un futuro già scritto

«Fin dal lancio, Alpine A290 ha avuto tutte le caratteristiche di una star», sottolinea Nicola Burnside, direttrice del brand nel Regno Unito. Non è solo retorica: in Europa la A290 ha collezionato sette premi in pochi mesi, fra cui il titolo di Car of the Year 2025 e la definizione di “Auto elettrica più divertente” per Autocar. È un curriculum che spiega l’interesse di Hollywood e la centralità del modello nella strategia di un marchio abituato alle piste, ma sempre più attento ai codici del design e della vita quotidiana. Portare questo bagaglio dentro una narrazione popolare alza l’asticella: l’auto non deve solo muovere la trama, deve essere credibile ai nostri occhi.

Dalla sala alla strada: perché la A290 parla al pubblico di oggi

L’apparizione sul grande schermo funziona quando l’oggetto mantiene la sua verità. La Alpine A290 resta city car elettrica, ma racconta ambizione e sportività con un linguaggio immediato. Nel film la vediamo cambiare senso alla notte, fendere il traffico, proteggere i protagonisti; fuori dalla sala promette piacere di guida, tecnologia e sicurezza in un formato urbano. È una sovrapposizione che genera empatia e alimenta la desiderabilità: chi esce dal cinema porta con sé il ricordo di un’auto capace di unire stile, innovazione e una misura molto europea dell’eleganza. A questo serve il product placement ben scritto: a lasciare tracce, non solo inquadrature.