Auto e Motori
Blade Battery BYD: la più sicura e duratura tra le batterie per EV
Resistente, sicura e progettata per durare: la Blade Battery di BYD cambia le regole della mobilità elettrica e stabilisce nuovi standard per l’intero settore.



Nella corsa alla mobilità elettrica, la vera differenza non si vede. O meglio, non subito. Non è nello schermo touch più grande, né nel design dei fari o nella linea del tetto.
È nascosta nel cuore dell’auto, sotto il pavimento, tra celle e moduli che determinano non solo quanta strada si può percorrere, ma anche quanto a lungo e, soprattutto, in che modo. In questo contesto, BYD — leader globale nei veicoli a nuova energia — ha puntato tutto su un componente cruciale: la Blade Battery, oggi considerata da molti la tecnologia più affidabile e resistente sul mercato EV.
La sicurezza, per BYD, non è mai stata una voce a margine. È parte del DNA del marchio e una priorità assoluta fin dalle prime fasi di progettazione. Con la Blade Battery, questo principio si è trasformato in un’architettura innovativa, capace di alzare l’asticella nel settore delle auto elettriche. Non si tratta di una semplice batteria agli ioni di litio, ma di un sistema ingegnerizzato per affrontare sfide reali: incidenti, temperature estreme, cicli di utilizzo prolungati.
Al centro di questa rivoluzione c’è una chimica diversa, basata sul fosfato di ferro e litio (LFP), scelta da BYD per garantire stabilità termica superiore, durata nel tempo e maggiore sostenibilità rispetto alle tradizionali celle NMC, che spesso includono materiali critici come il cobalto. La Blade Battery, invece, è completamente priva di cobalto, rendendola una soluzione più etica e responsabile anche dal punto di vista ambientale.
Uno degli aspetti più innovativi è l’integrazione strutturale. Nei modelli BYD più avanzati, come SEAL, SEALION 7 e ATTO 2, la Blade Battery è montata direttamente nel telaio secondo il principio Cell-to-Body (CTB). Questo significa che il pacco batteria non è un componente separato, ma diventa parte integrante della scocca del veicolo, fungendo da base strutturale dell’abitacolo. Il vantaggio? Più spazio a bordo, maggiore rigidità, baricentro più basso e un comportamento su strada nettamente migliorato, oltre a un livello di protezione superiore in caso di urto.
Anche nei modelli in cui non è utilizzata la struttura CTB, come nella nuova DOLPHIN SURF, la Blade Battery è integrata all’interno della e-Platform 3.0, l’architettura modulare di nuova generazione sviluppata da BYD. Questa piattaforma non è solo un telaio: è un ecosistema pensato per massimizzare l’efficienza energetica, gestire le temperature in modo intelligente, ottimizzare lo spazio interno e garantire una connettività avanzata.
Sulla gamma plug-in hybrid, invece, BYD ha sviluppato una versione personalizzata della Blade Battery, inserita all’interno della tecnologia Super DM. In questo caso, la batteria ha capacità comprese tra 18,3 e 26,6 kWh, permettendo di percorrere fino a 125 km in modalità completamente elettrica, un risultato tra i migliori della categoria PHEV. Anche qui, la filosofia è chiara: offrire soluzioni versatili e performanti, senza compromessi sulla sicurezza.
LEGGI ANCHE -BYD cresce in Italia: +12,8% a giugno e 1,7% di quota di mercato. Forte espansione in Europa e boom della Dolphin Surf
E a proposito di sicurezza, c’è un dato che da solo racconta l’affidabilità della Blade Battery: il superamento del Nail Penetration Test, una delle prove più severe in ambito automotive. In questo test, una cella viene forata con un chiodo per simulare un danno strutturale grave, come quello causato da un incidente. La maggior parte delle batterie tradizionali, in queste condizioni, può prendere fuoco o esplodere. La Blade Battery, invece, resta stabile. Non si incendia, non degassa, non cede. È una dimostrazione concreta — e documentata — di quanto la progettazione di BYD sia orientata alla protezione reale, non solo ai numeri da brochure.
La Blade Battery è anche sinonimo di longevità. I test interni condotti da BYD indicano che può affrontare migliaia di cicli di carica e scarica con un degrado minimo, mantenendo livelli di autonomia stabili anche dopo anni di utilizzo. Questo, tradotto in termini pratici, significa meno ansia da batteria, maggiore valore residuo dell’auto e una gestione complessiva più sostenibile del veicolo nel lungo periodo.
Non è un caso, allora, che sempre più costruttori guardino a BYD non solo come concorrente ma come benchmark tecnologico. L’azienda cinese, oggi presente ufficialmente anche in Europa con una gamma completa di modelli 100% elettrici e plug-in, si è guadagnata la fiducia di clienti e analisti proprio per la coerenza tra ciò che promette e ciò che offre.
LEGGI ANCHE -BYD nuova DOLPHIN SURF: l’elettrica urbana che cambia le regole
In un settore spesso affollato da annunci e prototipi futuristici, BYD ha scelto la strada opposta: investire nella qualità concreta, visibile ogni giorno su strada, dentro ogni pacco batteria, ogni chilometro percorso, ogni viaggio più sicuro.