Auto e Motori
Lamborghini 101FT: superyacht da 45 nodi by The Italian Sea Group
Presentato in anteprima mondiale a Monaco, il Tecnomar per Lamborghini 101FT unisce design supersportivo e ingegneria nautica: 30 metri, tre MTU e 45 nodi.








Chi ha visto scivolare in banchina il nuovo Tecnomar per Lamborghini 101FT al Monaco Yacht Show ha avuto la sensazione netta di assistere alla nascita di un oggetto-manifesto.
È il secondo capitolo di una collaborazione iniziata nel 2020 con il Tecnomar for Lamborghini 63; oggi il ponte tra Sant’Agata Bolognese e Marina di Carrara si fa più lungo, più ambizioso, più vicino all’idea di un superyacht capace di tradurre in mare la grammatica di una supersportiva stradale. Il risultato è una sintesi di stile e performance che ribadisce la forza del Made in Italy in un segmento in cui contano dettaglio, tecnologia e visione strategica: un racconto che tiene insieme superyacht di lusso, Monaco Yacht Show, Lamborghini, design italiano, velocità 45 nodi, motori MTU.
Il nome dice già molto: 101FT, circa trenta metri, proporzioni scolpite e un profilo che taglia l’aria prima ancora dell’acqua. Gli esterni pescano dall’immaginario più recente del marchio: la few-off Fenomeno1, presentata in agosto alla Monterey Car Week, fornisce il canovaccio per il linguaggio delle superfici e per la firma luminosa, ripresa nei fari anteriori e posteriori con quel taglio affilato che i fan di Sant’Agata riconoscono al primo sguardo. La livrea di lancio Giallo Crius amplifica l’effetto: la luce scorre sulle pieghe della carena e sui volumi del ponte come su un cofano motore, mentre ogni presa d’aria, ogni raccordo tra piani, è al servizio tanto dell’estetica quanto della funzionalità.
Dentro, la regia è tutta Lamborghini. La plancia di comando richiama le ultime sportive della Casa, in particolare la Temerario2 ibrida V8 HPEV: pulsantiere orientate al pilota, comandi fisici dove servono, schermi che non distraggono ma informano. Ci si accomoda e l’istinto è quello di “mettere la marcia”, con la stessa confidenza di quando si entra in un abitacolo firmato Centro Stile. Gli interni replicano il codice genetico del brand: esagoni, linee pulite, grafiche a Y, palette cromatiche che dialogano con le cuciture a contrasto. La sostanza non manca: fino a nove ospiti a bordo, tre cabine equipaggio, spazi ampi e proporzionati per navigazioni lunghe senza rinunciare alla sensazione di trovarsi in un salotto contemporaneo sospeso tra cielo e mare.
La cornice industriale è chiara. «Con il Tecnomar per Lamborghini 101FT portiamo il DNA Lamborghini in mare: performance, design e innovazione si fondono in un motoryacht che ridefinisce il concetto di lusso nautico», afferma Stephan Winkelmann, Chairman and CEO di Automobili Lamborghini. È un’affermazione che trova compimento nella coerenza del progetto: The Italian Sea Group mette sul tavolo competenze cantieristiche e ingegneristiche, Lamborghini porta linguaggio, materiali e un’idea di esperienza che supera l’oggetto. La stessa visione è condivisa da Mitja Borkert, Design Director: «Abbiamo voluto racchiudere le principali caratteristiche delle nostre supersportive, dagli esterni al colore fino alle zone interne, perché ogni elemento riflettesse l’inconfondibile design del marchio». Parole che suonano come un manifesto estetico, ma che trovano riscontro in ogni dettaglio, dal taglio delle vetrate alla geometria delle prese d’aria, fino alla texture dei comandi.
Poi c’è la tecnica, quella che non ammette scorciatoie. Sotto coperta lavorano tre MTU 16V2000 M96L abbinati a tre eliche di superficie: 7.600 cavalli complessivi, 45 nodi di velocità massima e una crociera brillante a 35 nodi. Due generatori da 35 kW assicurano continuità ai servizi di bordo, mentre l’architettura propulsiva è pensata per coniugare efficienza e affidabilità anche quando il meteo cambia umore. È un’impostazione da gran turismo del mare: accelerazione pronta, assetto controllato, consumi in linea con la classe e un margine di sicurezza che rassicura armatori e comandanti. In altre parole, prestazioni misurabili, non solo dichiarate.
Il design non vive isolato dalla funzione. Il profilo basso e l’altezza contenuta della sovrastruttura riducono la resistenza aerodinamica, i tagli delle superfici canalizzano i flussi, la scelta dei materiali punta alla leggerezza senza compromettere rigidità e comfort acustico. La plancia “driver-centric” diventa uno strumento per leggere il mare: ergonomia, visibilità, feedback tattile. Tutto concorre a trasformare la conduzione in un gesto naturale, una promessa fatta agli armatori che amano stare al timone. È qui che la filosofia Lamborghini si trasferisce con più forza: l’idea che la tecnologia esista per amplificare la sensazione di controllo, non per sostituirla.
Il 101FT è anche un progetto di posizionamento. Parla a una clientela che cerca unicità e coerenza narrativa, che pretende un oggetto capace di dire chi sei prima ancora di arrivare in porto. La scelta di presentarlo a Monaco non è casuale: è la ribalta più autorevole per testare il polso di un mercato attento tanto alla personalizzazione quanto al valore residuo. E l’appuntamento con il mare aperto è già segnato: il modello definitivo solcherà le onde dalla fine del 2027, tempo necessario per accompagnare il passaggio dall’anteprima in scala alla prima unità navigante, con cicli di collaudo e messa a punto che fanno parte del DNA The Italian Sea Group.
Alla fine resta l’impressione di un “oggetto totale”: estetica, prestazioni, qualità percepita e storytelling convergono in un unico segno. Fenomeno1 e Temerario2 forniscono l’ispirazione, ma il 101FT diventa linguaggio a sé: la firma a Y dei gruppi ottici, il Giallo Crius che buca l’orizzonte, la logica costruttiva che mette ordine nella complessità. È un superyacht che promette emozione e disciplina, capace di trasformare una traversata in racconto e un ormeggio in scena.