Cronoscalata di Tandalò 2025: Miki Biasion torna con Lancia - Affaritaliani.it

Motorsport

Ultimo aggiornamento: 17:28

Cronoscalata di Tandalò 2025: Miki Biasion torna con Lancia

Dal 21 al 23 novembre la Cronoscalata su Terra di Tandalò accoglie Miki Biasion, Brand Ambassador Lancia, al volante della Ypsilon HF Rally4: un weekend che intreccia storia, passione e futuro del rally.

di Giovanni Alessi

Quando la polvere si solleva sulla Cronoscalata su Terra di Tandalò, la Sardegna torna a essere una pista di emozioni.

L’edizione 2025 porta un’icona al via: Miki Biasion, due volte campione del mondo, che ritrova il marchio con cui ha scritto pagine leggendarie. La sua presenza trascende la passerella: è un ponte tra la memoria e il domani di Lancia, il costruttore più titolato nei rally con 10 Campionati del Mondo Costruttori, e un pubblico che non ha mai smesso di crederci. A organizzare il fine settimana sono Tandalò Motorsport e drivEvent Adventure, custodi di un appuntamento che unisce agonismo, territorio e cultura del Motorsport.

L’epica Lancia-Biasion, di nuovo dove ruggisce la ghiaia

Il binomio Lancia-Biasion è un patrimonio che rinasce nel luogo giusto. A Tandalò non si celebra soltanto il passato: si mette alla prova, su fondo terra, una tradizione che torna viva nelle nuove Lancia Ypsilon da competizione. Quei colori, quei dettagli, quel logo HF abbinato all’elefantino rosso — simboli che hanno attraversato sessant’anni di corse — ritrovano la loro ragion d’essere: essere veloci, affidabili, riconoscibili. È un’eredità che dialoga con le regole di oggi e con un pubblico più esigente, che chiede sostanza oltre alla nostalgia.

Biasion affronterà il tracciato sardo con la Lancia Ypsilon HF Rally4, riportando in gara il marchio in cui è diventato leggenda. L’abbinata tra set-up moderni e un telaio intelligente racconta come il progetto Ypsilon sia stato pensato anche per la pista: frenate in appoggio, trazione in uscita, lettura del grip. Il fascino è quello di sempre, ma la dinamica è 2025: un’auto compatta, elettrica nell’interpretazione dei comandi, pronta a sfruttare ogni cambio di aderenza.

Le nuove Ypsilon da corsa: HF, Rally4 e la promessa Integrale

Dietro all’apparizione di Tandalò c’è un programma corse che parla chiaro: Ypsilon Rally4 HF, Ypsilon HF Racing e la nuovissima Ypsilon Rally2 HF Integrale. Sviluppate con il contributo diretto di Miki Biasion, portano in pista la visione di un marchio che vuole tornare a “fare scuola”. Il logo HF non è un adesivo, ma una dichiarazione tecnica: assetti dedicati, aerodinamica pulita, affidabilità di fondo. L’obiettivo è permettere a team e piloti di crescere su un pacchetto coerente, scalabile, pronto a misurarsi su fondi diversi e in campionati differenti.

Il ritorno del marchio nei rally si inserisce in un disegno più ampio: l’annuncio del rientro ufficiale di Lancia nel FIA World Rally Championship a partire dal 2026. È la traiettoria che trasforma una passerella in progetto industriale e sportivo. Le Ypsilon da gara, con il loro lessico tecnico, diventano laboratorio e manifesto: dimostrano che si può essere moderni senza perdere l’anima, che la sigla HF resta sinonimo di risposta pronta, bilanciamento e coraggio in staccata.

Tandalò 2025: programma, cultura e il titolo di “Re di Tandalò”

Il weekend sardo è pensato come un racconto in tre atti. Venerdì 21 novembre si apre con verifiche sportive e tecniche, prove libere e la cerimonia di partenza alle 14:30 da Buddusò, prima del trasferimento verso il Villaggio Tandalò. Sabato 22 novembre arriva il momento delle cose serie: shakedown al mattino e tre prove speciali che scandiscono il ritmo in crescendo. Alle 18:00, la corsa cede la scena alla cultura: nella Biblioteca di Buddusò, Miki Biasion partecipa alla presentazione del libro di Marco Giordo, “Da Alén a Loeb, Da Ogier a Zanini”, un omaggio alla genealogia del rally che aggiunge profondità al fine settimana. Domenica 23 novembre si decide tutto: due speciali finali e poi il Manscione Finale, quella manche-show che incorona il nuovo “Re di Tandalò” prima della premiazione nel Villaggio. È il momento in cui i cronometri incontrano l’applauso, la stoffa del pilota viene fuori e la polvere diventa memoria collettiva.

La scelta di ospitare Biasion non è un colpo di teatro, ma la chiave per rileggere Tandalò come tappa del percorso di Lancia. Il marchio che ha dominato i rally riannoda i fili con la Sardegna, terra che conosce l’alfabeto della ghiaia e i suoi accenti: traiettorie sporche, appoggi, pietrisco che cambia da curva a curva. È un palcoscenico perfetto per misurare la Ypsilon HF Rally4 e per riscoprire quanto conti il dialogo tra auto, fondo e pilota.

Il valore dell’evento è anche nell’energia che sprigiona attorno. Le strade di Buddusò si riempiono, i team popolano il parco assistenza, i telefoni riprendono ogni passaggio: ma al centro restano il tempo e la sostanza. Tandalò è una gara che non promette ribalte facili: pretende precisione, resistenza, lucidità. È qui che la tradizione incontra l’innovazione, senza effetti speciali superflui.

Guardando al 2026, il segnale è inequivocabile: il ritorno di Lancia nel WRC non è nostalgia, è la volontà di rimettere al centro la competenza italiana nel progettare auto da corsa intelligenti. Tandalò diventa così un tassello di transizione, una prova generale a cielo aperto in cui la community del rally osserva, giudica, si scalda. La risposta del pubblico, già calda alla vigilia, dice che la scommessa è stata capita.

C’è anche una dimensione umana che spiega perché questo weekend conti. Miki Biasion non torna per fare da figurante: firma assetti, racconta scelte, ascolta i giovani. Vederlo in tuta vicino alla Ypsilon significa rimettere il mestiere al centro, regalare ai ragazzi di oggi un esempio di disciplina e curiosità tecnica. È la parte migliore del Motorsport: l’idea che dietro ogni cofano ci sia un sapere che si tramanda.

Così, quando domenica il sole calerà su Tandalò, la coppa del “Re” avrà un padrone e la polvere tornerà a terra. Ma resterà l’impressione che qualcosa si sia rimesso in moto: la Lancia sportiva che riparte con i suoi simboli, l’HF che torna a battere, il pubblico che si riconosce in una storia che non ha smesso di parlare. Il resto lo racconteranno i tempi, i chilometri e — tra poco — il WRC 2026.