Rally del Marocco, Dacia da urlo: Loeb-Boulanger trionfano - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 16:17

Rally del Marocco, Dacia da urlo: Loeb-Boulanger trionfano

Seconda vittoria di fila in Marocco per Dacia Sandriders: Sébastien Loeb e Édouard Boulanger dominano, il navigatore diventa campione del mondo. Ora la Dakar nel mirino

di Giovanni Alessi

Il Rally del Marocco si è chiuso con un brindisi che vale doppio per i Dacia Sandriders.

Nelle luci basse del deserto, la coppia Sébastien Loeb–Édouard Boulanger ha sigillato una vittoria costruita giorno dopo giorno, trasformando la gara più indicativa in vista della Dakar in un manifesto di solidità, velocità e intesa. Non è solo un successo sportivo: è il modo più netto per celebrare il primo anniversario del progetto, nato per alzare l’asticella nel W2RC.

Loeb ha trovato ritmo e misura fin da subito. Dalla terza tappa del mercoledì, quando è salito al comando, la sua corsa è diventata un equilibrio perfetto tra attacco e gestione. Zero errori, zero tentennamenti, tanta sostanza. Il risultato è chiaro: seconda vittoria consecutiva dei Dacia Sandriders in Marocco, seconda affermazione di Loeb nel Mondiale FIA World Rally-Raid Championship e, soprattutto, la conferma che la Dacia Sandrider può reggere il confronto con chiunque sulle piste africane.

La dimensione del trionfo, però, si misura anche nel casco di chi siede a destra. Édouard Boulanger è Campione del Mondo FIA Navigatori per il secondo anno di fila: un titolo che racconta una stagione atipica e insieme magistrale. Il francese aveva iniziato l’anno al fianco di Nasser Al-Attiyah, vincendo a febbraio l’Abu Dhabi Desert Challenge, poi il passaggio a Loeb per il Rally-Raid Portugal il mese scorso. Un terzo posto nella penultima manche, quindi il sigillo in Marocco. Continuità di rendimento, lucidità nelle scelte, velocità nella lettura del terreno: il profilo del campione sta tutto qui.

La vittoria marocchina è la terza assoluta nella giovane storia dei Dacia Sandriders, a corredo di una stagione chiusa con due successi di tappa e con il secondo posto nella Classifica Costruttori del Mondiale. Numeri che pesano e che contano, perché arrivano dopo cinque giorni in cui il Sahara ha imposto cambi repentini di ritmo, dune traditrici e tracce da interpretare con freddezza. Proprio lì, dove la sabbia punisce le esitazioni, il team ha mostrato un’identità chiara: compattezza ai bivacchi, efficienza ai service, coraggio al via.

Mentre la festa esplodeva nel box Dacia, altrove il silenzio aveva il sapore dell’amaro. Per Nasser Al-Attiyah il Rally del Marocco è stato sinonimo di delusione: il qatariota ha perso il titolo FIA Piloti per appena nove punti, complice una penalità di un’ora per aver mancato involontariamente l’ultimo waypoint. Fino a quel momento, con Fabian Lurquinalle note, il quarto alloro consecutivo sembrava a portata di mano, certificato dal terzo tempo nella prima parte dell’ultima speciale. La sanzione ha cambiato gli equilibri, retrocedendo Al-Attiyah al ruolo di vicecampione e lasciando Lurquin quarto nella graduatoria navigatori. Le corse, a volte, si decidono in un istante.

Dentro il perimetro Dacia Sandriders, la terza vettura ha aggiunto valore e prospettiva. Gli spagnoli Cristina Gutiérreze Pablo Moreno hanno firmato un nono posto di sostanza, risultato ancora più prezioso se si considera che per loro era solo la quarta presenza nella categoria top Ultimate del Mondiale. Una crescita misurabile, frutto di chilometri utili e di una base tecnica che consente di spingere senza snaturarsi. «Poter correre in Marocco è stata una grandissima opportunità, è la gara perfetta per prepararsi alla Dakar – dice Gutiérrez –. Sono molto contenta e vorrei fare i complimenti a tutto il team. In tanti lavorano dietro le quinte: questo risultato è per loro. Affronteremo la Dakar con entusiasmo e la giusta dinamica».

Nel commento a caldo, Loeb ha messo in fila i punti che hanno fatto la differenza: «È stato un ottimo rally. Io ed Édouard abbiamo trovato subito il ritmo, senza errori né problemi. L’intesa con la Dacia Sandrider ci ha permesso di attaccare dall’inizio alla fine». Poi l’abbraccio sportivo al compagno di abitacolo: «Boulanger è Campione del Mondo Navigatori: ha iniziato con Nasser, ha finito con me ed è quello che ha raccolto più punti. Se lo merita». Parole semplici e pesanti, che definiscono la qualità del lavoro condiviso.

Anche Boulanger ha legato il titolo a una dimensione collettiva: «Campione del Mondo… suona bene, soprattutto per il secondo anno consecutivo. È stata una stagione particolare per i Dacia Sandriders: cambiare pilota non è comune, ma con Loeb abbiamo fatto due gare solide, in Portogallo e in Marocco. Lì un contatto con un albero ci ha rallentato; qui, invece, una corsa pulita dall’inizio alla fine. Per la preparazione alla Dakar, non si poteva chiedere di meglio. Dobbiamo continuare così».

Il valore di questo Rally del Marocco sta anche nel suo ruolo di prova generale. A pochi mesi dalla partenza, con una Dakar in programma dal 3 al 17 gennaio in Arabia Saudita, i Dacia Sandriders arrivano con certezze tecniche, gerarchie chiare e fiducia. L’equilibrio tra affidabilità e prestazione, unito alla crescita della terza vettura e alla visione strategica al bivacco, disegna una squadra pronta a reggere la pressione di due settimane nella penisola arabica, tra canyon, piste veloci e dune che cambiano volto a ogni folata di vento.

 La rivincita di Loeb, la maturità di Boulanger, la svolta amara per Al-Attiyah, il progresso di Gutiérrez e Moreno, l’orizzonte della Dakar. Ma oltre le parole chiave ci sono le sensazioni di un team che ha imparato a vincere senza perdere l’umiltà. È questa la vera notizia che esce dal Marocco: non un lampo isolato, ma una base solida su cui costruire la prossima sfida.

E quando il deserto torna silenzioso, restano i dati e le immagini: la seconda affermazione consecutiva in Marocco, la terza vittoria complessiva per i Dacia Sandriders, il titolo mondiale di Boulanger, il secondo posto tra i Costruttori, la consapevolezza che il progetto ha accelerato in fretta. La stagione si chiude con il gusto pieno delle cose fatte bene. Adesso la rotta punta a Jeddah e oltre. E se il Rally del Marocco è davvero un termometro affidabile, il mercurio in casa Dacia segna alta pressione.

RALLY DEL MAROCCO – RISULTATI (PROVVISORI) PROVA SPECIALE 5 CATEGORIA ULTIMATE

Erfoud – Erfoud

Distanza prova speciale: 249 km Collegamento: 99,6 km Totale: 348,6 km

7°: Sébastien Loeb (FRA) / Édouard Boulanger (FRA) – 2h44m39s 10° : Cristina Gutiérrez (ESP) / Pablo Moreno (ESP) – 2h45m30s 32°: Nasser Al-Attiyah (QAT) / Fabian Lurquin (BEL) – 3h40m01s

CLASSIFICA GENERALE PROVVISORIA DOPO LA PROVA SPECIALE 5 (CATEGORIA ULTIMATE – NON UFFICIALE)

1°: Sébastien Loeb (FRA) / Édouard Boulanger (FRA) - 15h11m40s

9°: Cristina Gutiérrez (ESP) / Pablo Moreno (ESP) +44m46s

13°: Nasser Al-Attiyah (QAT) / Fabian Lurquin (BEL) +1h02m56s