Auto e Motori
Opel Grandland: design Vizor, Blitz luminoso e brand storytelling
Una domanda semplice, una risposta brillante: sì, il Blitz nel Opel Vizor “si illumina davvero”. A mostrarlo è OPELO, il nuovo guardiano digitale che svela l’anima elettrica del Grandland




Nasce tutto dallo sguardo curioso dei più piccoli. Di fronte al frontale del nuovo Opel Grandland, con il suo Vizor pulito e tecnologico, molti bambini chiedono se quel Blitz centrale sia soltanto un simbolo
o se abbia una vita propria. Opel ha deciso di trasformare la domanda in racconto, inventando OPELO: una figura digitale gialla e nera, con un Blitz che attraversa il volto e un’energia inesauribile. È lui il protagonista del cortometraggio “Le avventure di OPELO”, pensato per spiegare, con ironia e chiarezza, cosa accade dietro il pannello nero che è diventato la nuova firma del marchio. In pochi minuti senza parole comprensibili in tutto il mondo OPELO corre, programma, inciampa e si rialza, finché il circuito torna a pulsare e il Blitz del Vizor riprende a brillare.
Il contesto è quello di un’Opel elettrificata in ogni variante, con la punta di diamante del Opel Grandland Electric AWD, che ha festeggiato il debutto pubblico all’IAA Mobility di quest’anno. Proprio questo modello offre la cornice ideale per la piccola grande impresa di OPELO: dietro la superficie, scorre un flusso di energia che alimenta funzioni e segni luminosi, trasformando il frontale in un “volto” capace di comunicare tecnologia e spirito contemporaneo. Il film gioca su un’idea semplice: ciò che non si vede può essere raccontato, e ciò che è tecnico può diventare emozione, specialmente se a guidarci è un personaggio capace di parlare a bambini e famiglie.
Secondo Quentin Huber, responsabile di Brand Content and Advertising, l’obiettivo è coinvolgere persone di tutte le età nel percorso del marchio, rendendo chiaro che l’elettricità è il cuore della nuova Opel. L’intuizione è anche di design: OPELO è immediatamente riconoscibile come ambasciatore del brand. Ha la palette giallo/nero tipica di Opel, un viso ispirato a uno schermo digitale e un Blitz che gli scivola dalla fronte, ricordando la firma luminosa dell’auto. Non è solo un gadget: diventa un codice visivo che lega la parte più emozionale del marchio alla sua svolta tecnologica.
Nella trama, OPELO governa un centro di controllo posto idealmente dietro il Vizor. Inserisce comandi, regola parametri, mantiene la continuità del circuito. Quando inciampa in un cavo e la luce si spegne, inizia la piccola crisi che ogni bambino riconosce: l’ostacolo. Ma qui entra in gioco l’ostinazione creativa del personaggio, che trova una soluzione e restituisce al Blitz il suo splendore. Lo spettatore capisce che quella luce non è decorazione: è linguaggio e funzione, è il messaggio di un’Opel che usa la tecnologia utile per creare un rapporto più caldo con chi guida e con chi osserva.
Il progetto non si ferma allo schermo. Il brand ha lanciato la collezione OPELO nell’Opel Lifestyle Shop, portando l’eroe digitale nella vita di tutti i giorni. C’è il peluche OPELO per i viaggi in famiglia, le T-shirt e gli adesivi che colorano zaini e quaderni, le borracce e i lunch box per scuola e gite, il portachiavi, l’album da colorare e, presto, anche uno zaino dedicato. È un’estensione coerente del racconto: se l’auto diventa un mondo, i bambini possono abitarlo anche fuori dall’abitacolo, alimentando un legame affettivo con il marchio.
La forza del corto è proprio nel suo essere universale. Senza dialoghi e con una regia ritmata, Le avventure di OPELO usano la luce come protagonista. Il Blitz diventa la scintilla che mette in moto la fantasia, mentre la firma Vizor fa da palcoscenico al dietro le quinte dell’elettrificazione. Chi guarda ritrova nella goffaggine brillante di OPELO l’idea che la tecnologia sia fatta anche di tentativi, non di magie: c’è un lavoro, un metodo, una ingegneria che l’animazione rende giocosa senza semplificare troppo.
Questa operazione parla anche agli adulti. In un mercato in cui l’SUV è spesso raccontato con toni muscolari, il Opel Grandland sceglie un’iconografia diversa: meno rumore, più identità. Il Vizor non è solo un tratto stilistico; è l’interfaccia tra la meccanica e il digitale, tra sicurezza ed efficienza, tra estetica e funzionalità. Con OPELO, Opel si mette al livello degli occhi dei più piccoli, ma manda un segnale preciso ai grandi: la mobilità elettrificata è comprensibile, vicina, soprattutto quando è raccontata con trasparenza.
Alla fine, la domanda iniziale trova una risposta che resta in testa. Sì, il Blitz nel Opel Vizor si illumina — e lo fa perché qualcuno, dentro quel mondo, si assicura che l’energia scorra nel modo giusto. Quel “qualcuno” è OPELO, un’idea semplice e potente, capace di trasformare una spia luminosa in una storia di marca che unisce design, tecnologia e famiglie. È qui che il Grandland mostra la sua doppia natura: SUV di sostanza per chi guida, piattaforma narrativa per chi sogna. E quando il Blitz torna a brillare, è difficile non sorridere: anche gli adulti, per un attimo, tornano bambini.