Auto e Motori
Opel Vivaro: 25 anni di van, ora anche elettrico
Nato all’IAA 2000 e oggi alla terza generazione, Opel Vivaro evolve con design Vizor, versioni Electric e dotazioni da auto, restando il compagno di lavoro flessibile per eccellenza.










Un quarto di secolo fa, tra stand affollati e taccuini pieni di appunti, Opel Vivaro debuttava come la scommessa con cui Opel voleva ridefinire i veicoli commerciali leggeri.
Venticinque anni dopo, la scommessa è diventata storia industriale. Il van che nel 2001 portava in dote il celebre “tetto Jumbo”, la leva del cambio alta e la guida “da autovettura”, oggi è un ecosistema di allestimenti, motori e servizi capace di accompagnare artigiani, flotte e corrieri nel passaggio più delicato: lavorare meglio, consumare meno, essere più connessi. In questo arco di tempo Vivaro è stato anche laboratorio di idee, dal Concept V alla versione VPC più sportiva, fino al Surf Concept con sospensioni pneumatiche e portatavole integrato: bozzetti su ruote che hanno raccontato una visione, prima ancora che un prodotto.
Il merito è di una piattaforma pensata per crescere con il mestiere di chi la usa. Già la prima generazione proponeva due passi, tre carrozzerie e una dote di sicurezza rara all’epoca ABS, quattro dischi, airbag e una dinamica vicina al mondo passenger qualità che contribuirono al titolo di International Van of the Year 2002. Ma il passo davvero lungo arrivò quando Opel guardò oltre il gasolio: nel 2010 il Vivaro e-Concept anticipò la transizione, portando l’idea che un van elettrico potesse davvero reggere i ritmi del lavoro. Quella intuizione maturò nel 2020 con Vivaro Electric, e nel 2021 un altro sigillo arrivò dalla giuria internazionale con il riconoscimento IVOTY.
Oggi, l’ultima generazione lanciata all’inizio del 2024 mette in vetrina il volto Opel Vizor, firma stilistica che unifica gamma auto e LCV. È il segno più visibile di una sostanza profonda: infotainment con schermi da 10", navigazione connessa, servizi digitali per la gestione flotte, e fino a 18 sistemi di assistenza che trasformano la fatica quotidiana in routine più leggera e sicura. Dentro, l’ergonomia è stata ripensata come un ufficio mobile: seduta confortevole, vani intelligenti, visibilità ampia; fuori, proporzioni pulite che comunicano modernità senza rinunciare alla robustezza.
Sul fronte tecnico, Opel Vivaro Electric propone batterie da 50 kWh o 75 kWh per autonomie fino a 230 o 330 km WLTP, con ricarica rapida che consente di recuperare energia in tempi compatibili con le pause operative. Per chi sceglie il diesel, restano disponibili unità efficienti e pronte, pensate per percorsi misti e carichi variabili. La versatilità, d’altronde, è un marchio di fabbrica: due lunghezze (4,98 e 5,33 m), varianti furgone, doppia cabina e pianale cabinato, volume fino a 6,6 m³ e circa 1,4 tonnellate di portata utile, con soglia di carico bassa e apertura ampia per accogliere europallet e attrezzature senza compromessi.
Se la cronaca racconta l’oggi, la memoria spiega il perché. Vivaro è diventato un classico contemporaneo perché ha saputo interpretare bisogni reali: ingresso/uscita rapidi per i driver, comfort e silenziosità per le tratte urbane, affidabilità per chi lavora di notte o col meteo avverso. Nel tempo, è stato “eroe delle consegne” e navetta per persone con mobilità ridotta, officina viaggiante e compagno di cantiere. Ogni evoluzione ha portato con sé una promessa coerente: tradurre la competenza Opel in efficienza misurabile, che sia un litro risparmiato, una sosta in meno o una giornata di lavoro chiusa con meno stress.
Guardando avanti, il fil rouge è la continuità. Il Vizor non è solo stile; è linguaggio progettuale che rende immediata l’identità del marchio. L’elettrico a batteria non è un vezzo; è lo strumento che porta le flotte dentro le ZTL e riduce il TCO con minore manutenzione. I sistemi ADAS non sono gadget; sono il margine di sicurezza che fa la differenza nelle manovre strette e nel traffico denso. È così che Opel Vivaro 2024 consolida il suo ruolo: tuttofare credibile, pronto a cambiare pelle senza tradire la sostanza.
Venticinque anni dopo quel reveal all’IAA, la fotografia è nitida. Vivaro non è semplicemente il van più venduto di Opel: è la piattaforma su cui l’azienda ha costruito un rapporto di fiducia con chi lavora. Dalla prima chiave girata di mattina al portellone che si chiude a fine turno, ogni dettaglio racconta lo stesso obiettivo: far risparmiare tempo, energia, pensieri. È il motivo per cui, nel terzo decennio di carriera, Opel Vivaro continua a parlare la lingua dei professionisti e a posizionarsi — anche su Google Discover — come risposta naturale a una domanda semplice: quale mezzo mi aiuta davvero a fare meglio il mio lavoro?