Auto e Motori
Piaggio, in 9 mesi ricavi a 1,20 mld, EBITDA 201 mln, utile 31,7 mln
Domanda debole e costi in ascesa frenano i conti, ma Piaggio preserva margini e investimenti: ricavi 1,20 mld, EBITDA 201 mln, utile 31,7 mln al 30/09/2025.

Il 2025 ha messo alla prova la filiera delle due ruote. Michele Colaninno, CEO del Gruppo Piaggio, sintetizza il quadro:
rallenta la propensione all’acquisto, mentre pesano i dazi statunitensi, l’aumento del costo delle materie prime e la coda della regolazione EURO 5+ che ha compresso i volumi europei dopo le auto-immatricolazioni del quarto trimestre 2024. Dentro questo scenario, Piaggio ha scelto la via della disciplina: contenere l’erosione dei ricavi e preservare la redditivitàper proteggere la traiettoria di lungo periodo su mobilità leggera, veicoli commerciali e robotica avanzata.
Ricavi e margini: qualità del mix e tenuta operativa
Nei nove mesi, i ricavi consolidati si attestano a 1.204,4 milioni di euro, in calo dell’11,3% sull’anno prima. La notizia è nella qualità del margine: il margine lordo industriale vale 366,6 milioni (-8,9%), ma l’incidenza sale al 30,4% dal 29,7% di un anno fa. La combinazione di pricing, mix e produttività ha attutito la frenata dei volumi. L’EBITDA scende a 201 milioni (-14,2%), con EBITDA margin al 16,7%; l’EBIT si attesta a 85,2 milioni (-34,1%), EBIT margin al 7,1%. Il messaggio al mercato è duplice: l’azienda sta difendendo i margini, ma il costo del capitale e l’inflazione di input continuano a farsi sentire sul risultato operativo.
Conto economico e utile: l’effetto leva si assottiglia
Il risultato ante imposte si ferma a 48 milioni (-47,2%), con un carico fiscale di 16,3 milioni, pari a un’incidenza del 34%. L’utile netto dei nove mesi è di 31,7 milioni contro i 62,2 milioni del 2024. A incidere sono un rapporto volumi/fissi meno favorevole e l’incremento degli ammortamenti legato all’avvio produttivo dei nuovi modelli, sia elettrici sia termici. L’azienda, però, conferma la centralità del ciclo prodotto: investire oggi consente di recuperare leva operativa quando la domanda tornerà a normalizzarsi.
Cassa, PFN e capex: disciplina finanziaria in primo piano
Sul fronte finanziario, la PFN è pari a -528,2 milioni, sostanzialmente in linea con fine 2024 (-534 milioni) nonostante la minore generazione di cassa. La gestione della liquidità e il controllo del capitale circolante hanno controbilanciato lo shock dei costi. Gli investimenti restano al di sopra della soglia strategica: 102,5 milioni nei nove mesi, dopo i 117,4 milioni del 2024 a parità di periodo. È un segnale importante per la competitività futura: la spesa in prodotto, piattaforme e tecnologie è il vero assicuratore della crescita.
Business due ruote: Europa in assestamento, USA resilienti
I veicoli venduti scendono a 346.500 unità (-8,8%). Nelle due ruote le consegne sono 263.100 (-9,4%) per 951,9 milionidi fatturato (-10,2%). L’Europa sconta ancora l’effetto EURO 5+, ma Piaggio consolida una quota complessiva del 10,3% e rimane tra i leader negli scooter con il 17,9%. In Nord America gli scooter raggiungono una quota del 33,9%, mentre Aprilia cresce nelle cilindrate 660 e 457, affiancata dalle 125; Moto Guzzi mantiene la spinta dell’iconica V7 e della V100 Mandello. Bene i ruota alta Piaggio Liberty e Medley, riprogettati nel 2025 per migliorare efficienza e valore percepito.
Veicoli commerciali: normalizzazione e pricing selettivo
Nei veicoli commerciali Piaggio vende 83.400 unità (-7,1%), con ricavi a 252,5 milioni (-14,9%). Il confronto resta sfidante per via della base 2024 e di un mercato che assorbe più lentamente gli adeguamenti di listino. Anche qui la scelta è di difendere i margini e indirizzare la produzione verso i canali più profittevoli, preservando la qualità della rete e il servizio post-vendita, inclusi ricambi e accessori a 44,7 milioni.
Innovazione e robotica: PFF come cantiere del futuro
Il perimetro tecnologico resta un vantaggio competitivo. Piaggio Fast Forward accelera con i droni terrestri gita®, gitamini® e con kilo™, robot con smart following, imaging radar 4D e capacità fino a 130 kg, già prodotto a Boston. La tecnologia ARAS sviluppata da PFF è integrata su Moto Guzzi Stelvio, V100 Mandello e MP3 530, innalzando la sicurezza percepita. In chiave economica, il messaggio è chiaro: l’innovazione non è un costo discrezionale, ma un moltiplicatore di margine e brand equity in un’industria che diventa sempre più software-defined.
Eventi e pipeline: il ruolo della marca nella domanda
Il capitale di marca continua a lavorare a favore dei conti. A EICMA Milano sono arrivate novità per Vespa, Aprilia e Piaggio; il concept store VESPA THE EMPTY SPACE a settembre ha raccontato la dimensione esperienziale del brand; la vittoria MotoGP di Raul Fernandez a Phillip Island valorizza Aprilia Racing; la nuova consociata nelle Filippinerafforza la presenza nell’Asia Pacific. Tutti elementi che, a parità di ciclo, possono sostenere volumi, mix e pricing.
Outlook: prudenza sui volumi, continuità sui margini
Fare previsioni resta complesso, ma la direzione è tracciata. Piaggio difende margini e liquidità, continua a investire oltre i 100 milioni e conferma le strategie di prodotto su mobilità leggera, veicoli commerciali e robotica. La ripresa attesa in alcuni mercati, unita all’esaurirsi dell’effetto EURO 5+, dovrebbe riportare equilibrio tra volumi e redditività. Nel frattempo, la scelta di qualità del mix e rigore sui costi appare la miglior polizza contro l’incertezza.
