Auto e Motori
Renault 5 Turbo 3E: la supercar compatta elettrica debutta in Corsica
Due prototipi accendono Calvi con un omaggio alle glorie rally: la supercar elettrica compatta di Renault corre tra heritage, drift e ricarica ultrarapida.























La scena è quella giusta, la data pure: domenica 5 e lunedì 6 ottobre a Calvi, in Corsica, subito prima del Tour de Corse Historique.
Lì, due prototipi della Renault 5 Turbo 3E hanno compiuto i primi giri davanti al pubblico, come se il tempo si fosse piegato per riaccendere il mito delle Turbo e Turbo 2 degli anni Ottanta. L’effetto è un cortocircuito perfetto tra memoria e innovazione: proporzioni cattive, passaruota scolpiti, l’aria di chi in curva non accompagna, ma attacca. Con 4,08 metri di lunghezza e 2,03 di larghezza, rapporto L/W di 2,01, la 3E nasce per essere supercar elettrica “in scala ridotta”, pensata per regalare un’agilità quasi da kart e una guida istintiva, di quelle che ti fanno cercare la corda ancor prima di vederla.
Dietro la silhouette esuberante, c’è un progetto votato alla sostanza. I team Alpine hanno creato una piattaforma su misura in alluminio, irrigidita da elementi in carbonio, con carrozzeria interamente in fibra che pesa meno di 100 kg. Il risultato è un’auto sotto i 1.450 kg, con distribuzione dei pesi 43/57 e un rapporto peso/potenza di 2,5 kg/CV. La scelta tecnica più audace, però, è nascosta dove meno te l’aspetti: motori nelle ruote posteriori. Questa architettura eroga 2×204 kW, l’equivalente di 555 CV e 4.800 Nm disponibili con immediatezza quasi brutale, mentre il controllo separato delle ruote moltiplica l’agilità con un torque vectoring “nativo”. Le sospensioni a doppi triangoli assicurano direzionalità chirurgica; la spinta, invece, racconta numeri da copertina: 0-100 in 3,5 secondi. Non è un dato, è una dichiarazione d’intenti.
Energia e gestione termica portano un’impronta da pista: architettura a 800 volt, batteria da 70 kWh e ricarica in corrente continua fino a 330 kW. Significa che dal 15 all’80% bastano circa 15 minuti, giusto il tempo di un caffè raccontando l’ultimo passaggio a ruote fumanti. L’autonomia standard WLTP supera i 400 km, ma la verità è che in modalità drift — perché sì, qui il traverso è un linguaggio — conterà soprattutto la costanza con cui l’elettrico riesce a ripetere accelerazioni e staccate senza affaticarsi. È qui che la 3E sembra davvero tradurre lo spirito delle antenate in un dialetto contemporaneo, fatto di silenzi che precedono esplosioni di trazione.
Il debutto corsicano ha un sapore da album di famiglia. Un prototipo ha esibito una livrea nera, gialla e bianca in omaggio al Tour de Corse; l’altro ha portato il rosso-blu-bianco della Maxi 5 Turbo di Jean Ragnotti, vincitore proprio qui nel 1985. Alla guida, Julien Saunier, ambasciatore Renault e nome noto tra gli appassionati dei rally storici, ha messo in mostra la doppia anima della 3E: è capace di derapate controllatissime e frenate poderose, ma soprattutto di un’accelerazione che non smette di spingere con l’aumentare della velocità. I test sulla spianata del porto e lungo le mitiche Notre Dame de la Serra e Montegrosso hanno stuzzicato il pubblico del Tour de Corse che, edizione 2025, si concluderà l’11 ottobre. Un ponte emotivo tra ieri e domani, gettato con leggerezza da un’elettrica che pesante non lo è affatto.
Se l’emozione è istantanea, il percorso verso il garage dei fortunati proprietari è già scritto. Le prenotazioni sono aperte dallo scorso 22 aprile a partire da 160.000 € (IVA inclusa), con un deposito di 50.000 € per ottenere la priorità su uno dei 1.980 esemplari — cifra che richiama l’anno di lancio della Renault 5 Turbo. Il perimetro commerciale è ampio: Europa (Regno Unito compreso), Medio Oriente, Giappone e Australia. Dall’inizio del 2026 si entrerà nella fase più “intima”: la personalizzazione. Si potrà scegliere tra livree storiche e nuove interpretazioni “gentleman driver”, fino ad arrivare a un dialogo diretto con i designer per definire colori e materiali di sedili, pannelli porta, plancia e dettagli esterni. Nel primo semestre 2027 scatterà la configurazione definitiva e l’ordine, con le consegne previste nel corso dell’anno.
Dentro questo progetto c’è l’idea di una categoria nuova: una supercar elettrica compatta, colta e un po’ ribelle, che non rinnega la tradizione ma la utilizza come propellente. Le parole degli ingegneri Alpine raccontano di sfide tecniche bruciate in tempi stretti piattaforma ibrida alluminio/carbonio, batteria inedita, carrozzeria in carbonio e di scelte controcorrente, come i motori nelle ruole per rendere naturale il drift e affinare il feeling di chi guida. Al resto ci pensa la scena: Calvi, il Tour de Corse, i colori che evocano Ragnotti e le mani di Saunier che tengono l’auto in bilico tra passato e futuro. È così che la Renault 5 Turbo 3E si candida a oggetto del desiderio: non solo prestazioni, ma un racconto ben piantato nella memoria collettiva dell’automobile.