Stellantis, 1,65 milioni di auto: l’ibrido traina i volumi UE - Affaritaliani.it

Auto e Motori

Ultimo aggiornamento: 07:11

Stellantis, 1,65 milioni di auto: l’ibrido traina i volumi UE

Nei primi otto mesi dell’anno il gruppo guidato da Tavares consolida la leadership in Italia e Francia, supera 1,65 milioni di immatricolazioni e allunga nel segmento ibrido.

di Eugenio Perego

C’è un numero che racconta più di molti slogan: 1.650.000. Tante sono le immatricolazioni con cui Stellantis archivia i primi otto mesi dell’anno in Europa,

certificando una presenza che non è solo quantitativa ma sempre più strategica nei mercati chiave. L’istantanea dice che in Italia e in Francia la leadership è confermata; il dettaglio racconta di un portafoglio prodotto che intercetta il cuore del mercato, con l’ibrido come volano di crescita e con i veicoli commerciali a ribadire una storica solidità industriale. «Aver superato già ad agosto il tetto del milione e seicentocinquantamila immatricolazioni è un segnale molto positivo e siamo particolarmente soddisfatti anche per le ottime performance nei veicoli commerciali, segmento in cui Stellantis è tradizionalmente leader», sottolinea Luca Napolitano, Commercial Operations Officer del gruppo.

Nel termometro della domanda, l’ibrido scalpita. «Da sottolineare in particolare i risultati in un segmento che consideriamo di assoluta rilevanza strategica come quello delle vetture ibride, in cui abbiamo conquistato di recente la prima posizione e continuiamo a crescere», prosegue Napolitano. Il merito non è di un singolo colpo, ma di una squadra compatta: Citroën C3, FIAT Grande Panda e Opel Frontera hanno trovato una rotta chiara nel cuore del segmento B, dove prezzo, efficienza e design non sono compromessi ma fattori decisivi d’acquisto. Auto che parlano europeo, con la leggerezza dell’ibrido e la concretezza di costi d’uso sotto controllo, in un contesto in cui famiglie e flotte cercano soluzioni razionali senza rinunciare a uno stile contemporaneo.

La fotografia commerciale si completa con un’altra evidenza: la spinta dei mercati che stanno correndo più del resto del continente. «Voglio aggiungere un particolare apprezzamento per quei mercati che continuano a crescere anno su anno: Austria, Belgio, Italia e Polonia hanno ottenuto una performance davvero notevole nell’ultimo mese», conclude Napolitano. Un mosaico che tiene insieme Nord e Sud Europa, grandi piazze e aree in rapida dinamica, con una rete vendita che ha lavorato sulla qualità del servizio e sull’accessibilità finanziaria, elementi decisivi per presidiare la domanda reale.

L’equilibrio tra volumi e mix rimane il dossier più sensibile per qualsiasi costruttore: nel caso di Stellantis, la spinta dell’ibrido si somma al contributo dei veicoli commerciali, comparto storicamente centrale per stabilimenti e filiere. È qui che si misura la resilienza: un catalogo ampio, politiche di prodotto coerenti e un’attenzione al valore residuo che aiuta privati e aziende a pianificare. Il risultato è un percorso che non insegue picchi effimeri, ma consolida posizioni. E mentre il dibattito su elettrico, ibrido e termico si fa sempre più pragmatico, il gruppo sceglie la strada del “giusto motore per il giusto cliente”, con l’ibrido come chiave d’ingresso e l’elettrico pronto dove la rete e gli incentivi rendono sensato il salto.

Se il 2025 si conferma l’anno della normalizzazione dei mercati, questi otto mesi raccontano una traiettoria chiara: presenza capillare, modelli centrati sul valore, governance commerciale attenta ai diversi ritmi europei. In altre parole, competitività. E quei 1,65 milioni non sono un traguardo, ma la base da cui ripartire per giocarsi il finale d’anno con ambizione e metodo