Stellantis investe milioni negli USA, in Italia resta la cassa integrazione - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 08:30

Stellantis investe milioni negli USA, in Italia resta la cassa integrazione

Mentre in Italia si moltiplicano i periodi di cassa integrazione, il CEO Filosa rafforza la rete Stellantis negli Stati Uniti.

di Giovanni Alessi

Stellantis continua a guardare oltreoceano. Il gruppo guidato dal CEO Antonio Filosa ha annunciato un investimento da oltre 41 milioni di dollari

per un nuovo Mopar Parts Distribution Center a Forsyth, in Georgia, un polo da 39.000 mq pensato per potenziare la logistica dei ricambi nei marchi Chrysler, Dodge, Jeep, Ram, Alfa Romeo e Fiat in tutti gli Stati sudorientali. Una mossa che rafforza la centralità del mercato americano nella strategia del gruppo e che, inevitabilmente, alimenta il dibattito in Europa e soprattutto in Italia.

Il nuovo centro Mopar sarà dotato di sistemi AutoStore automatizzati, con 66 robot che velocizzano e rendono più precisa la gestione dei ricambi, riducendo l’impronta fisica ed energetica del magazzino. Un progetto moderno, sostenibile e ad alto contenuto tecnologico che garantirà circa 90 nuovi posti di lavoro. Un esempio lampante di come Stellantis investa pesantemente negli Stati Uniti, proprio mentre in Italia interi stabilimenti fanno i conti con fermate produttive e ricorso continuo alla cassa integrazione.

Il contrasto è evidente. Negli ultimi mesi Stellantis ha annunciato investimenti per quasi mezzo miliardo di dollari sul territorio americano: dal Megahub di Detroit da 388 milioni, al centro di East Fishkill da 64 milioni, fino al nuovo PDC della Georgia. In Italia, invece, la realtà è ben diversa. A Mirafiori, Pomigliano e Cassino, la cassa integrazione resta all’ordine del giorno, con migliaia di famiglie sospese tra speranze e incertezze. Una fotografia che non lascia indifferenti i sindacati, i quali denunciano un progressivo sbilanciamento delle strategie aziendali verso mercati più redditizi e lontani dall’Europa.

Proprio Filosa, in diverse occasioni, ha sottolineato l’importanza del mercato americano per i conti del gruppo. I margini più elevati, la domanda stabile e la capacità di investire in infrastrutture logistiche rendono gli Stati Uniti una priorità. In Europa, al contrario, Stellantis deve fare i conti con regole stringenti, calo della domanda e un contesto energetico sfavorevole. Per l’Italia, che rappresenta la culla storica di Fiat, queste parole suonano quasi come una resa: più investimenti oltreoceano, meno attenzione a casa.

Il nuovo Mopar PDC della Georgia è presentato come un modello di efficienza e sostenibilità. Tuttavia, se negli USA i ricambi Jeep arriveranno più rapidamente ai concessionari, in Italia gli operai continuano ad attendere un piano industriale credibile e duraturo. La sensazione è che il cuore strategico di Stellantis batta sempre più forte al di là dell’Atlantico, mentre in Europa resta un’eco di promesse ancora da mantenere.