Auto e Motori
Stellantis rinvia il piano Filosa: presentazione entro giugno 2026
Il nuovo piano strategico di Stellantis non arriverà più a marzo: la presentazione è attesa entro giugno 2026. Ecco i fattori che hanno spinto Filosa al rinvio.

Antonio Filosa, Ceo Stellantis (Foto imagoeconomica)
La notizia è ufficiale: il debutto del nuovo piano strategico di Stellantis firmato da Antonio Filosa scivola dalla finestra di marzo alla prima metà del 2026.
La società lo ha indicato in una call con gli analisti, spiegando che il calendario verrà definito “presto”, ma che l’orizzonte ora è quello di H1 2026. In pratica, entro giugno. La scelta punta a guadagnare tempo per mettere a fuoco le variabili esterne che condizionano la rotta del gruppo.
Il primo nodo è oltreoceano. Negli Stati Uniti, dove oltre il 40% delle vendite di Stellantis arriva da veicoli importati, pesano nuove tariffe e un quadro regolatorio in evoluzione. Lo scenario di dazi al 25% su una quota rilevante di import rischia di alterare prezzi, mix e marginalità proprio nel mercato chiave del gruppo. Per Filosa, che ha ereditato partite complesse sul fronte americano, fare un piano con numeri credibili significa attendere che il quadro sia più chiaro.
Il secondo fattore è europeo. Bruxelles completerà entro fine anno il riesame del regolamento UE 2035 sulle zero emissioni, dossier che impatta su tempistiche di elettrificazione, investimenti industriali e gamma per l’Enlarged Europe. Rimandare la presentazione consente di calibrare il piano industriale su una cornice normativa meno mobile, evitando di riscriverlo a pochi mesi di distanza.
C’è poi la dimensione interna. Dall’estate, il nuovo CEO ha avviato un profondo riassetto del management: nuovo CFO, cambi ai vertici regionali e industriali, e una squadra riposizionata per l’esecuzione. La riorganizzazione che tocca Europa, manifattura e design è il preludio necessario a un piano che dovrà parlare soprattutto di prodotto, qualità, tempi e profitti. Presentarlo dopo che i tasselli organizzativi sono andati a posto aumenta le chance di execution.
I mercati hanno reagito di pancia: il titolo Stellantis ha perso in chiusura oltre 7% nella seduta successiva alla call, per poi recuperare una parte delle perdite nelle ore seguenti. Il messaggio, però, è doppio: volatilità di breve davanti all’incertezza, ma anche interesse crescente degli investitori per la fase di rilancio che Filosa ha promesso, con una pipeline di lanci e un reset operativo per tornare a crescere in Nord America ed Europa.
Sul piano del metodo, la scelta di spostare il Capital Markets Day da marzo a H1 2026 suggerisce pragmatismo: meglio un documento più “ancorato” a tariffe, regole e costi reali che un esercizio di stile destinato a essere aggiornato dopo poche settimane. In questo, ha pesato anche il confronto con gli analisti, cui l’head of investor relations Ed Ditmire ha parlato di “fattori esogeni critici” da incorporare nelle ipotesi. Un piano che non borbotta promesse, ma costruisce guidance misurabile, è la via maestra per recuperare credibilità presso il mercato.
Nel frattempo, la macchina industriale non si ferma. L’azienda ha segnalato un rimbalzo delle spedizioni nel terzo trimestre e aggiornerà spedizioni e ricavi il 30 ottobre: sarà il primo banco di prova per tastare l’effetto mix, disponibilità prodotto e disciplina sui costi, in attesa del disegno di lungo periodo. A fare la differenza saranno qualità dell’esecuzione, gestione dell’inventario e velocità sui lanci, punti che il nuovo management mette in cima all’agenda.
In prospettiva, il rinvio non è un arretramento ma un tempo di lavorazione. Se Stellantis riuscirà a trasformare l’incertezza in opzioni dalla rimodulazione industriale per attenuare l’impatto dei dazi USA alla messa a terra del perimetro europeo post-2035 allora l’appuntamento entro giugno 2026 potrà arrivare con un pacchetto di obiettivi, prodotti e ritorni più robusto. Fino a quel momento, la vera notizia sarà misurare mese dopo mese la coerenza tra i segnali operativi e la narrativa del rilancio: è lì che il “metodo Filosa” dovrà convincere, prima ancora delle slide del piano strategico.