Politica
Bernini fischiata e contestata dagli studenti di Medicina, il video di Affaritaliani ad Atreju
Ad Atreju, Bernini viene contestata dagli studenti: “Non mi fanno parlare, è la strategia del caos”. La ministra rivendica fondi record e difende la riforma di Medicina. Protesta ripresa da Affaritaliani.it

Momenti di tensione durante l’intervento della ministra dell’Università Anna Maria Bernini sul palco di Atreju, dove un gruppo di studenti ha interrotto più volte il suo discorso. La scena, documentata da Affaritaliani.it, mostra la ministra che cerca di proseguire l’intervento mentre i contestatori scandiscono slogan e tengono alta la protesta.
«Ogni volta non mi fanno parlare, è la strategia del caos», ha dichiarato Bernini, accusando gli studenti di impedire sistematicamente il confronto e di ripetere «gli stessi slogan in maniera ossessivo-compulsiva».
La ministra ha spiegato di non voler “monopolizzare” il palco, ma di ritenere necessario rispondere alle critiche:
«Quando si fa il ministro si è responsabili di tutto. Mi assumo la responsabilità di qualsiasi cosa».
Tema centrale dello scontro è ancora una volta l’accesso alla facoltà di Medicina. Bernini ha ribadito l’impegno del governo:
«Quelli che fino a un anno fa erano vittime delle lobby e degli speculatori non affronteranno più test basati su domande inutili, ma diventeranno studenti universitari».
La ministra ha poi ricordato i numeri del suo operato:
«Ho fatto entrare in graduatoria 20.026 studenti. Gli altri potranno scivolare sulle materie affini. Questo è l’impegno che mi assumo davanti a voi».
Sul tema dei finanziamenti, Bernini ha respinto con decisione le accuse:
«Abbiamo aumentato il Fondo di finanziamento ordinario di 336 milioni. Invito tutti a vedere la tabella allegata alla legge di bilancio».
La ministra ha inoltre parlato di “record assoluto” per le borse di studio:
«880 milioni, mai raggiunti prima. E 9,4 miliardi per il fondo universitario».
La protesta non si è placata nemmeno durante questi passaggi, costringendo Bernini a tornare sulla questione:
«Non voglio fare la comiziante, ma quando vengo attaccata con menzogne devo avere un palco per dire la verità».
L’episodio fa discutere e riaccende il dibattito sulla comunicazione tra istituzioni e mondo studentesco, con Atreju che si conferma ancora una volta un luogo di confronto acceso.
