Politica
Elezioni amministrative 5 giugno, come finiranno. I favoriti
Previsioni elezioni comunali 2016: leggi il "borsino amministrative" di Affaritaliani.it
Continua su Affaritaliani.it il "borsino amministrative". Fino al giorno delle elezioni amministrative, 5 giugno, daremo conto dei sentiment che si respirano tra i partiti e i candidati alle Comunali. I sondaggi per legge non possono essere pubblicato ma all'interno delle forze politiche si continua a cercare di capire come finiranno le elezioni.
A Roma i 5 Stelle continuano ad essere molto fiduciosi e sicuri di arrivare in testa al primo turno con Virginia Raggi. Cresce l'ottimismo nel quartier generale di Giorgia Meloni e qualche preoccupazione serpeggia in quello di Roberto Giachetti, candidato del Pd. L'impressione in entrambi i fronti è quella di una battaglia all'ultimo voto per arrivare al ballottaggio contro il M5S. Sale l'ansia invece nel quartier generale di Alfio Marchini dove, nonostante la discesa in campo in prima persona di Silvio Berlusconi domenica scorsa, c'è un certo pessimismo sul risultato del 5 giugno. Non solo. Il timore in casa Forza Italia è che la lista degli azzurri, non solo a Roma, resti sotto il 10% superata in moltissimi casi dalla Lega di Matteo Salvini
A Milano non si registrano particolari novità. Giuseppe Sala, candidato del Centrosinistra, resta sicuro di arrivare in testa al primo turno, anche se di pochissimo rispetto a Stefano Parisi. Ma il candidato del Centrodestra è fiducioso che di potercela fare a imporsi al ballottaggio del 19 giugno. Poche speranze per i 5 Stelle sotto la Madonnina.
A Torino c'è molta preoccupazione in casa Pd. La sensazione forte è che Piero Fassino non riesca a vincere al primo turno e che possa restare ampiamente sotto il 50% (se non perfino sotto il 40%). I democratici sono convinti che al ballottaggio se la vedranno con la candidata dei 5 Stelle Chiara Appendino. Poche speranze di arrivare al secondo turno in casa Lega-Fratelli d'Italia, che sostengono il notaio Alberto Morano, e in casa Forza Italia che corre con Osvaldo Napoli. Anche se il Carroccio è sicuro di vincere la sfida nel Centrodestra con gli azzurri. Ottimismo invece a sinistra, nel quartier generale di Giorgio Airaudo, ex Fiom candidato di Sel SI, ma soprattutto tra i sostenitori di Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista e candidato sindaco a Torino, che potrebbe addirittura superare il 3% ed entrare nel prossimo consiglio comunale.
A Napoli c'è grande entusiasmo nel quartier generale di Luigi de Magistris. Il sindaco uscente è convinto di arrivare nettamente in testa al primo turno, potendo perfino vincere direttamente il 5 giugno superando il 50%, anche grazie ai voti di molti 5 Stelle. Infatti Matteo Brambilla, candidato grillino all'ombra del Vesuvio, teme di non riuscire ad arrivare al secondo turno proprio perché molti elettori grillini potrebbero votare l'ex pm. Incertezza totale tra le fila di Gianni Lettieri, Centrodestra, e di Valeria Valente, Pd. Entrambi sperano di arrivare al secondo turno ma entrambi sono certi che sarà una battaglia all'ultimo voto e che comunque al ballottaggio (se ci sarà), chiunque andrà, partirà sfavorito contro de Magistris.
A Bologna si respira un cauto ottimismo in casa Pd. L'impressione è che il sindaco uscente, Virginio Merola, possa avvicinarsi al 50% facendo comunque meglio di Fassino a Torino. L'ipotesi più probabile tra i democratici è quella di un ballottaggio con la leghista Lucia Borgonzoni. Il Centrodestra spera nel colpaccio alla Guazzaloca (1999) e si auspica di sfiorare se non raggiungere il 30%, che nella rossa Bologna sarebbe già un ottimo risultato. A differenza di Roma e Torino, in casa del M5S non ci sono molte speranze di arrivare al ballottaggio. Massimo Bugani, candidato pentastellato, potrebbe fare un discreto risultato ma sa che la concorrenza della candidata del Carroccio per il secondo posto è molto forte. Federico Martello, candidato della sinistra radicale, non sente, come invece accade a Torino, una particolare vicinanza dell'elettorato bolognesi, ma gli ultimi giorni di campagna elettorale potrebbero modificare il quadro.