Boschi: ‘Senza Italia Viva non ci sono i numeri. A Roma? Voterei Calenda’ - Affaritaliani.it

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Boschi: ‘Senza Italia Viva non ci sono i numeri. A Roma? Voterei Calenda’

La capogruppo di Iv alla Camera mette in chiaro che il suo partito non vuole rimpasti ma un contratto di governo: “Che Iv sia determinante lo dicono i numeri”

Maria Elena Boschi va dritta al punto e mette in chiaro che senza Italia Viva "non ci sono i numeri", mentre il Paese rischia "le sabbie mobili". La capogruppo di Iv alla Camera, intervistata da la Repubblica, inizia a parlare dallo slittamento del voto ai diciottenni per il Senato: "Abbiamo semplicemente chiesto un rinvio per una ragione di merito e una di metodo", ovvero "decidere che cosa fa il Senato" e avere prima "un accordo complessivo" sulle riforme, perché - puntualizza – quello siglato alla nascita del governo Conte 2 è stato già "modificato da Pd e 5s quando hanno stralciato al Senato l'abbassamento dell'elettorato passivo da 40 a 25 anni".

"Tutte le volte che abbiamo posto elementi di confronto ci hanno accusato di alzare il prezzo, ma non sono ricatti, sono proposte che facciamo per il bene del paese. Se serve, aspetteremo l'appuntamento degli Stati Generali dei grillini. Ma governa chi sceglie, non chi rinvia; si tratta di discutere delle vere questioni: Ilva, Alitalia, Autostrade, i posti di lavoro, il Mes. Altrimenti rischiamo le sabbie mobili. Per me la priorità è il Recovery fund, come investire bene quei soldi a cominciare dalla sostenibilità ambientale e dalla parità di genere".

Che Italia viva "sia determinante lo dicono i numeri. Noi non chiediamo il rimpasto: chiediamo che si decida che cosa fare insieme. Un patto di programma, una verifica, un contratto di governo: qualsiasi nome va bene, l'importante è essere operativi". L'ipotesi di entrare in coalizione di un eventuale accordo tra Pd e M5s per le comunali "non mi affascina, ma se qualcuno vuole perseguirla lo deve dire chiaramente. Noi ci saremo comunque. L'intesa coi 5S per Iv è molto difficile perché nei comuni dove hanno governato i risultati sono stati deludenti. Ma anche in questo caso: per decidere cosa fare ci vuole un tavolo di coalizione".

Sulla Roma dice che se ne fosse cittadina voterebbe "volentieri" Calenda. "Quanto al Pd, non so quale sarà la loro strategia: primarie o accordo nazionale - conclude - certo è che noi abbiamo un giudizio negativo sull'amministrazione guidata da Virginia Raggi e non potremo mai sostenerne un secondo mandato".