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Politica
Bufera sull'anniversario del Msi. Il Pd affonda La Russa: "Si dimetta"

La polemica sull'anniversario della fondazione del Msi continua. Il Pd affonda La Russa: "Si dimetta", mentre le comunità ebraiche: "Grave l’esaltazione del fascismo"

Non si arresta l'onda della polemica generata in occasione del 76esimo anniversario della fondazione del Movimento sociale italiano. La data è stata ricordata nelle ultime ore sui social prima da Isabella Rauti e poi da Ignazio La Russa. La sottosegretaria alla Difesa su Twitter ha scritto: "Onore ai fondatori ed ai militanti missini", che a corredo del suo post pubblica alcune vecchie fotografie della Fiamma Tricolore, simbolo del partito, di suo padre Pino Rauti, e l'hashtag 'le radici profonde non gelano'. Affari ha e sta dedicando alla vicenda molta attenzione.

Dopo poche ore si è aggiunto anche il presidente del Senato Ignazio La Russa che ha scelto Instagram per ricordare il padre: "Fu fra i fondatori del Movimento Sociale Italiano in Sicilia e che scelse il Msi per tutta la vita, la via della partecipazione libera e democratica in difesa delle sue idee rispettose della Costituzione italiana". Parole che innescano la reazione delle opposizioni e spingono Alessio D'Amato, candidato del Pd alla presidenza della Regione Lazio a chiedere le dimissioni della seconda carica dello Stato.

Precisamente Alessio D'Amato ha detto: "L'esaltazione del Movimento sociale italiano è un fatto gravissimo, che viola il giuramento sulla Costituzione antifascista. La Russa è incompatibile con la carica di Presidente del Senato e auspico che anche gli altri candidati alla Presidenza della Regione Lazio prendano le distanze da questo grave atteggiamento".

Anche per Simona Malpezzi, presidente dei senatori dem, queste "uscite nostalgiche verso il Msi sono gravi. Chi rappresenta le Istituzioni - sostiene - non può non ricordare che le radici democratiche del Paese e la nostra Costituzione sono antifasciste”.

Polemica sull'anniversario Msi. Il Pd attacca Ignazio La Russa

Il senatore del Pd, Walter Verini, ha criticato il presidente del Consiglio e leader di FdI e twitta: "Meloni: ipocrita piangere per le leggi razziali e avallare questo schifo". In difesa di Rauti e La Russa si schiera Alberto Balboni, presidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama: "Qualche nostalgico della guerra civile nega ad Isabella Rauti, Ignazio La Russa e con loro ad una intera comunità politica, il diritto di ricordare la fondazione del Msi e l'importanza che essa ebbe per la democrazia italiana. Come riconoscono gli storici più indipendenti".

Walter Verini continua: "Il Msi consentì a tanti italiani di partecipare alla vita politica del dopoguerra accettando i valori costituzionali e la democrazia", sottolinea. Un concetto che riprende anche il portavoce del Presidente del Senato. "Mi domando - afferma quest'ultimo - se chi strumentalmente sta polemizzando contro il Presidente del Senato abbia veramente letto il suo post nel quale ricorda il padre. La piena adesione del Msi alla democrazia e al Parlamento - conclude Emiliano Arrigo - è storia e nessuno può negarla".

Nonostante tutto, il portavoce del presidente del senato Ignazio La Russa, lo difende dicendo che il post non è stato letto in modo corretto.

L'indignazione anche da parte delle Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

"Si celebrano oggi i 75 anni dalla promulgazione della Costituzione repubblicana, l’affermazione della nostra democrazia antifascista. Eppure c’è chi ritiene di esaltare un altro anniversario – quello della fondazione del Msi – partito che, dopo la caduta del regime fascista, si è posto in continuità ideologica e politica con la Rsi, governo dei fascisti irriducibili che ha attivamente collaborato per la deportazione degli ebrei italiani. Grave che siano i portatori di alte cariche istituzionali a ribadirlo, legittimando quei sentimenti nostalgici", afferma la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.

Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) su Facebook: "Con tutto il rispetto per i suoi affetti familiari, l’onorevole La Russa non ha ancora capito che è il Presidente del Senato della Repubblica antifascista e non il responsabile dell’organizzazione giovanile del Msi. Il suo post è uno sfregio alle istituzioni democratiche".

"L’esaltazione da parte della seconda carica dello stato del Movimento sociale italiano è un fatto gravissimo, che viola il giuramento sulla Costituzione antifascista. La Russa è incompatibile con la carica di Presidente del Senato e auspico che anche gli altri candidati alla presidenza della Regione Lazio prendano le distanze da questo grave atteggiamento", dichiara Alessio D’Amato candidato alla presidenza della Regione Lazio. "Giorgia Meloni si chieda se la condanna delle leggi razziali è compatibile con la permanenza nel governo di un’esaltatrice del Msi, il partito fondato dai reduci della Rsi, regime-fantoccio di Hitler distintosi per la collaborazione coi nazisti in deportazioni e eccidi. #Rauti” , scrive in un tweet il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente della commissione Affari costituzionali.

 

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