Centrodestra, tensione Salvini-Meloni. La leadership di Matteo adesso traballa
Le elezioni Regionali appena concluse aprono un nuovo scenario nel centrodestra. Il 3-3 finale è ben diverso dal 5-1 o 6-0 auspicato da Salvini e adesso la questione leadership nel centrodestra - si legge sul Corriere della Sera - torna di stretta attualità. "Fino a ieri, il centrodestra guidava 13 regioni contro le 7 della sinistra. Ora, siamo a 15 a 5". Prova così a giustificare la netta sconfitta della coalizione in Toscana e in Puglia il leader della Lega. "Da Nord a Sud Fratelli d’Italia è l’unico partito che cresce in tutte le regioni", è la replica di Giorgia Meloni.
L’obiettivo della Lega di essere il primo partito - prosegue il Corriere - ha dovuto essere derubricato. Meglio: primo partito del centrodestra. Un risultato che però è stato raggiunto, oltre che in Veneto, soltanto nelle Marche (22,4%). In Puglia è arrivata appena al 10%. Mentre in Campania, la Regione per la Lega più complicata, i voti hanno superato di poco il 5%. Per tacere del fatto che l’ottimo risultato dell’amico Giovanni Toti in Liguria non nasconde in casa Lega una discreta emorragia di voti. Anche il risultato di Luca Zaia, senza precedenti nella storia italiana, inevitabilmente rilancerà il tema della leadership, questa volta all’interno della Lega.
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