Politica
Decreto Sicurezza, ok dal sindacato dei poliziotti: "Giudizio positivo. Sinistra assente, ha abbandonato le persone più fragili"
Intervista a Giuseppe Tiani, segretario generale del SIAP

Giuseppe Tiani
"Invito la sinistra a considerare il tema sicurezza che interessa tutti i cittadini trasversalmente al di là dell'appartenenza politica, evitando le polemiche di bandiera e strumentali"
"Esprimiamo un giudizio sostanzialmente positivo sul DL Sicurezza diventato legge dello Stato, nonostante siano state rilevate alcune criticità il quadro generale delle materie su cui interviene non era più rinviabile, le problematiche e i disagi quotidiani con cui i cittadini e i poliziotti si devono confrontare tra mille difficoltà avevano e hanno bisogno di strumenti nuovi che siano al passo con l’evoluzione delle fenomenologie criminogene. Il provvedimento offre strumenti che tengono conto della realtà e delle difficoltà ed è stato anche oggetto di confronto con il sindacato dei poliziotti attraverso le audizioni parlamentari, e di una interlocuzione con i rappresentanti più qualificati delle forze di polizia". Lo afferma ad Affaritaliani.it Giuseppe Tiani, segretario generale del SIAP - una delle principali e storiche organizzazioni che rappresentano gli agenti di polizia - all'indomani della conversione definitiva del Decreto Sicurezza da parte del Senato.
"Non viene assolutamente impedito a nessuno di manifestare. La libertà di manifestare è garantita dall'articolo 17 della Costituzione e l'Italia è tra i Paesi del mondo occidentale delle democrazie avanzate, ove non serve chiedere l'autorizzazione per manifestare ma bisogna solo informare l’autorità di PS, come disciplinato dal comma 3 dell’art. 17 della Costituzione. Capita rarissimamente, che per motivazioni oggettive di pericolo la manifestazione può essere impedita, i casi si contano sulle dita di una mano ma nei decenni. Quindi il decreto disciplina in maniera più puntuale il quadro di regole delle libertà di tutti e non solo di alcuni."
Quanto alle durissime polemiche delle opposizioni, Tiani afferma: "Sono solo polemiche politiche con tratti strumentali. Sarò dissacrante nel giudizio ma e la verità, la sinistra implicitamente e di fatto, se si analizzano gli eventi, ha favorito dinamiche che hanno portato a questo decreto, considerata la sua totale assenza dal tema della sicurezza, avendolo abbandonato alla deriva, consegnato alla destra, e quindi il governo ha fatto quello che compete ad un governo. Con rammarico ho preso atto e affermo, che la sinistra ha abbandonato una parte del Paese che richiede più sicurezza, e in particolare le persone più fragili e bisognose che sono quelle che ne hanno più bisogno, quindi si è disinteressata del tema sicurezza demonizzandolo".
"La gente nelle città si avvicina alle pattuglie della polizia perché ha paura, c'è un disagio enorme in Italia con reati predatori come i furti che spesso nemmeno vengono più denunciati. Io stesso qualche giorno fa - racconta Tiani - ho subito un furto del trolley e del computer con ore e ore di lavoro nella mia auto parcheggiata a 150 metri dal colonnato di San Pietro sotto un palazzo dove abitano generali di Finanza e Carabinieri, ma anche magistrati e prefetti. Questo decreto era necessario e, ripeto, è calato nella realtà fattuale e frutto di un confronto per molte parti di esso. Invito la sinistra a considerare il tema sicurezza che interessa tutti i cittadini trasversalmente al di là dell'appartenenza politica, evitando le polemiche di bandiera e strumentali", conclude il segretario nazionale del SIAP.
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