E' morto Marco Pannella, storico leader del Partito Radicale - Affaritaliani.it

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E' morto Marco Pannella, storico leader del Partito Radicale

L'omaggio del presidente del Consiglio Matteo Renzi: "Omaggio a Pannella, grande combattente e leone della libertà"

Pannella al suo interno e' tutto: segretario, fondatore, leader carismatico, selezionatore - grazie ad un fiuto fuori del comune - di talenti. Stanzani, Spadaccia, Strik Lievers, oltre ad una Emma Bonino con cui il rapporto e' stato negli anni altalenante, sono una squadra micidiale di guastatori, contestatori pronti a sparare sul quartiergenerale. Ma senza furore, con la lucidita' dei cavalli di razza. Pronti, su suo consiglio, a occupare la scena di un teatro romano tutti nudi (non e' un bello spettacolo) contro il sistema dei partiti. Altra cosa sono invece gli eredi designati: il Maestro non lascia mai un delfino, ragion per cui Negri, Crippa e Cappato non assurgono alle vette della vera leadership. Discorso diverso per Francesco Rutelli, che pero' segue un percorso tutto suo, con un bagno clericale. E Pannella, a chi gli ricorda l'allievo che ha dirazzato, risponde con un sorriso di intima soddisfazione, perche' in fondo il ragazzo ha mostrato di avere della stoffa.

Si', perche' Marco Pannella persino con i cattolici ha un rapporto tutto suo. Loro lo considerano il padre di tutto quello che non hanno voluto, dall'aborto all'eutanasia alla droga libera alle coppie gay, e guardano inorriditi alla sua ammissione di bisessualita' che giunge con la vecchiaia. Una sorta di Belzebu', se il nome non fosse gia' stato affibbiato ad altri fin dai tempi della Dc. Lui pero' sa aspettare, e quando a Roma piomba un gesuita venuto dagli estremi confini della Terra, e' tra i primi ad instaurarci un dialogo. Un giornale, tra lo stupito ed il faceto, scrive di un Pannella convertito da Bergoglio.

"Niente di tutto questo", dicono i suoi, "il fatto e' che si capiscono al volo. Sono due credenti". Il che, c'e' da giurarci, e' vero, anche se la le professioni di fedi non collimano in molti punti. Non si puo' concludere, allora, il ricordo di Marco Pannella se non con uno spoiler (tecnica che a lui piaceva moltissimo). Inevitabilmente i giornali di domani, nelle loro vignette, lo rappresenteranno alle prese con San Pietro, che dovra' decidere se farlo entrare oppure no nel Regno dei Cieli.

Non possiamo anticipare la decisione: appartiene al Mistero. Possiamo solo dire che non invidiamo per nulla il Principe degli Apostoli, perche' con uno come Pannella come la metti, la metti male. Se lo tieni fuori, ti organizza subito un sit-in di protesta e ti blocca il Portone (come fece con "Il Messaggero" che nel 1994 lo aveva inserito tra le forze del centrodestra, in quanto elettoralmente alleato con il Polo delle Liberta'). Ma se lo fai entrare, il caos tra le pecorelle e' da dare per scontato. Temiamo che l'ultima parola la potra' dire solo Lui. A suo rischio e pericolo, sia chiaro.