Politica
E' colpa degli immigrati? No! Ecco perché

La volontà di coloro che detengono il potere economico è quella di sostituire la manodopera europea con una più economica e pronta a tutto
“Prima gli italiani” non perché ci rubano il lavoro, non per una questione di carattere economico come spesso si sente dire da coloro che agiscono in difesa del nostro popolo
Immigrato, profugo, migrante, chiamatelo come volete. Certo è che negli ultimi anni è su di lui che il dibattito si inasprisce e su di lui si giocano diverse interpretazioni su cosa sia giusto fare. Un mio punto di vista anche molto provocatorio è che gli europei si dovrebbero unire agli immigrati, profughi, migrati o come volete chiamarli per sovvertire il sistema turbo capitalista per cui negli ultimi anni la forbice tra ricchi e meno ricchi si è decisamente allargata, il neocapitalismo a uso e consumo di pochi è il vero colpevole dello sfruttamento delle persone come dei popoli.
La questione sul perché vengano indotti a venire in Europa è semplice. Servono ad abbassare i salari minimi rendendoli ancora più bassi. La volontà di coloro che detengono il potere economico è quella di sostituire la manodopera europea con una più economica e pronta a tutto, pur di competere con i paesi in Asia.
Quindi tutta la questione sul perché vadano aiutati prima gli italiani e gli europei si basa solo su fattori economici?
NO, assolutamente no. Il primo punto da affermare e su cui NON è possibile transigere è il senso di appartenenza e il sentimento di condivisione. Coloro che dicono “bisogna aiutarli” hanno ragione, va fatto e lo si deve fare perché è fondamentale aiutare i deboli, le persone in difficoltà.
Ma c’è un'altra questione che va considerata: prendiamo a esempio una famiglia, la sua composizione riguarda anche i parenti stretti, quelli di sangue e poi quelli acquisiti. Tutti, non c’entra se si è di sinistra, destra, centro, apartitici o quel che volete voi. Tutti se hanno delle possibilità aiuteranno prima il proprio parente bisognoso e poi, nel caso vi fosse la possibilità, lo sconosciuto. È un fatto normale e giusto, perché la famiglia è la cellula della società in cui viviamo e la nostra società è costruita da coloro che ci hanno preceduto: i nostri padri, le nostre madri come i nonni sono coloro che, con il sacrificio, hanno permesso a questo paese di esistere e divenire una potenza mondiale. Il rispetto dei loro sacrifici passa anche da scelte ben precise, prima i figli di coloro che hanno contribuito a fare grande il nostro paese.