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Politica
"Salvini vuole annettere Forza Italia. Berlusconi non cada nella trappola"

“Non solo è sbagliata nei tempi e nei modi, ma la cosa più grave è che si tratta di un vero e proprio tentativo di annientamento di Forza Italia”. Un esponente azzurro di lungo corso come Osvaldo Napoli rispedisce al mittente la proposta lanciata dalla Lega di costituire una a federazione dei gruppi alla Camera e al Senato e, in un’intervista ad Affaritaliani.it, lancia un appello al leader di FI Silvio Berlusconi “affinché non cada in questa trappola”. Il deputato di Forza Italia, infatti, mette in guardia: “Accettare equivarrebbe a scomparire”.

Napoli, perché questa proposta federativa non la convince?
Perché va letta anche alla luce degli ultimi episodi. Prima c’è stato il passaggio tra le fila della Lega di tre deputati di FI e subito dopo è arrivata la proposta della federazione. La tempistica non è da sottovalutare.

Cosa vuole dire?
Che c’è un non detto che, però, è palese. La Lega manda un messaggio netto a Berlusconi che suona come un prendere o lasciare. Il sottotesto, infatti, è: o accetti questa proposta oppure continuo a sottrarti parlamentari.

Secondo lei, quindi, è meglio correre il rischio di perdere qualche deputato o senatore piuttosto che federarsi?
Attenzione, perché lo schema è chiaro. La federazione così come proposta dalla Lega è a tutti gli effetti un tentativo di annientare Berlusconi. Nel momento in cui la proposta prendesse corpo verrebbero meno i gruppi parlamentari e, scomparendo i gruppi, Berlusconi in prima persona non avrebbe più la capacità di dialogo e la sua forza dialettica. Insomma, non esisterebbe più. Senza contare un altro aspetto importante.

Quale?
E’ molto semplice: il Paese ha bisogno di una forza moderata. L’esigenza di risposte anti-sovraniste, antipopuliste ed europeiste, che la Lega non può dare, è immensa. Abbiamo davanti enormi praterie da questo punto di vista.

Crede quindi che quella di Salvini sia quasi una mossa disperata?
Non c’è dubbio che sia così. La Lega ha più difficoltà di noi in questo momento. Basta guardare gli ultimi sondaggi che la accreditano tra il 22 e il 23 per cento. Ciò vuol dire che in un anno ha perso il 10 per cento. Ecco perché ora ha bisogno di aggregare per tornare ad avere la forza di prima. Un’aggregazione che Berlusconi non può accettare.

Intanto, l’amo è stato lanciato. Potrebbe creare ulteriori tensioni nel centrodestra, secondo lei?
Nutro tale timore, ma soprattutto nei rapporti con Forza Italia. Salvini, infatti, sa bene di non poter fare nessuna federazione con Fratelli d’Italia. Figuriamoci se FdI, in crescita di consensi, potrebbe trovare convenienza in una federazione. E così si ritorna al punto di partenza: questo è un chiaro tentativo di annessione di Forza Italia.

Nel suo partito, tuttavia, ci sono anime diverse e non tutti chiudono le porte a Salvini. Come la mettiamo?
Chi in Forza Italia plaude a Salvini vuole garantire se stesso. Punto. Per carità, sul piano personale è legittimo, ma non lo è sotto il profilo politico.

C’è da dire anche che lo stesso governatore della Liguria, Giovanni Toti, all’indomani delle regionali, aveva lanciato l’idea di una federazione.
Toti ha fatto una proposta di federazione, ma nell’indipendenza delle singole formazioni, la Lega tende invece all’annessione. E la differenza è notevole. A quel punto, infatti, il leader sarebbe Salvini, il presidente di Forza Italia sarebbe spacciato e il gruppo di FI annientato. Ecco perché lancio un appello a Berlusconi e dico: “Non accetti perché vorrebbe dire scomparire”. Tra l’altro, davvero non ne colgo la convenienza.

Si spieghi.
Oggi Berlusconi gode di stima in mezzo alla gente, ha riconquistato una grande considerazione grazie alla linea moderata di chiedere unità in un momento così difficile, che è ciò che vogliono i cittadini. Ecco perché se Berlusconi cadesse nella trappola di Salvini perderebbe proprio questa considerazione riacquistata.

A onore del vero, il primo a lanciare una proposta di federazione fu proprio Berlusconi. Ora i ruoli si sono invertiti…
C’è una differenza madornale tra la proposta di allora e quella odierna. Berlusconi la propose, ma era anche il propulsore e catalizzatore di un’area moderata che nella colazione era in maggioranza, Forza Italia aveva la maggioranza numerica nel centrodestra. Oggi le parti si sono invertite e, quindi, Forza Italia finirebbe in mano ai populisti. Cosa ne penserebbe la Merkel di un tale capovolgimento? Non scherziamo, per favore.

 

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