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Manovra, Forza Italia riapre i giochi: "Non accettiamo norme che non avevamo letto prima". Sulle pensioni siluro a Lega e Giorgetti...
Il portavoce nazionale Raffaele Nevi ad Affaritaliani

"Spending review? Assolutamente non accetteremo che si taglino i servizi ai cittadini"
"Vogliamo che la norma resti così com'è oggi: 21% di tassazione per chi affitta la prima casa e 26% su tutte le altre. Non c'è alcun motivo per cambiare una legge che è stata frutto di una lunga mediazione nella manovra del 2024, due anni fa". Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo vicario alla Camera, intervistato da Affaritaliani, chiarisce la posizione del partito guidato dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani sul tema degli affitti brevi e delle imposte sulla casa.
Ci sono però polemiche sulla spending review imposta dal ministero dell'Economia a diversi dicasteri, anche guidati da ministri di Forza Italia… "Valuteremo bene anche questo aspetto in Parlamento. Siamo d'accordo a ridurre la spesa improduttiva e non essenziale. I ministeri hanno già fatto molti sacrifici ed è giusto che si continui a ridurre la spesa improduttiva, ma assolutamente non accetteremo che si taglino i servizi ai cittadini".
Alla domanda su che cosa intenda dire Tajani quando afferma che decide la politica e non i 'grand commis' del Mef (il riferimento era chiaramente a Daria Perrotta, Ragioniera generale dello Stato dal 2024, difesa a spada tratta dal ministro Giorgetti), Nevi afferma: "Le parole del nostro segretario Tajani sono chiare. Alcune norme, prima della bollinatura della Legge di Bilancio, erano state inserite senza che fossero state discusse nella maggioranza. E quindi a decidere è la politica e non certo i tecnici del ministero dell'Economia magari utilizzando algoritmi. Questo è il senso delle parole di Tajani".
Poi l'esponente azzurro aggiunge: "C'è tutto il tempo in Parlamento per discutere e approfondire tutte le norme, vogliamo un confronto serio nel merito delle singole questioni. C'è il tema del reperimento delle risorse e ogni forza politica deve sempre tenerlo a mente. Siamo i primi a dire che i conti pubblici vanno salvaguardati e per questo abbiamo rinunciato a estendere la platea dei beneficiari della riduzione dell'aliquota Irpef al 33% fino a 60mila euro lordi l'anno. Cercheremo di farlo nei prossimi anni. E' chiaro però che vogliamo che tutto venga discusso prima e non accettiamo di ritrovarci norme scritte di cui non avevamo discusso preventivamente come l’articolo 18 sulla tassazione delle imprese".
Infine le pensioni. La Lega, con il sottosegretario al Lavoro e vice-segretario Claudio Durigon, ha fatto sapere che l'anno prossimo intende lavorare per convincere gli alleati a sterilizzare l'incremento dell'età anagrafica per uscire dal mondo del lavoro a partire dal 2027, come previsto ora dalla manovra esclusi solo alcuni casi di lavori gravosi e usuranti. Forza Italia è d'accordo? "Siamo sempre disponibili a discutere tenendo conto della tenuta dei conti pubblici. Se la Lega si lamenta dovrebbe parlarne con il ministro Giorgetti, e non con altri, visto che è stato il Mef a inserire questa norma sulla previdenza nella Legge di Bilancio. Non è certo un'urgenza, ne riparleremo più avanti con disponibilità al confronto", conclude Nevi.
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