Governo, dal Cdm ok alla delega sulla riforma fiscale e al Ponte sullo Stretto
Via libera dal Consiglio dei ministri al disegno di legge sulla riforma fiscale e al decreto sul Ponte, rinasce la società "Stretto di Messina"
Governo, il Cdm approva il ddl delega per la riforma fiscale e il decreto sul Ponte sullo Stretto
Il Consiglio dei ministri ha approvato il Disegno di legge delega al Governo per la riforma fiscale. Durante la riunione è arrivato l’ok anche al decreto sul Ponte dello Stretto di Messina.
La delega fiscale riscrive completamente l'attuale sistema tributario varato negli anni 70. Le nuove regole, operative entro 24 mesi dall'entrata in vigore della legge delega, vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni e instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo mirato tra le parti secondo le esigenze di cittadini e imprese. Lo riferisce il Ministero dell'economia e delle finanze in una nota. Con la riforma dell'Irpef si garantisce l'equità orizzontale, attraverso la riduzione della pressione fiscale, passando da 4 a 3 aliquote e con l'obiettivo della flat tax per tutti.
Inoltre viene garantita la razionalizzazione e semplificazione dell'intero sistema Irpef (Redditi agrari, fabbricati, finanziari, da lavoro dipendente, autonomo, d'impresa e diversi). La delega prevede anche la revisione delle tax expenditures, (oggi più di 600 voci) e l'equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti (8174 euro e pensionati 8500 euro). Per quanto riguarda le imprese è prevista una riduzione dell'attuale aliquota Ires per chi investe e\o assume. Ci sarà anche una graduale eliminazione dell'Irap. Con l'istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell'adempimento collaborativo si riscrivono le regole della lotta all'evasione fiscale che diventa preventiva e non più repressiva
Ponte, rinasce la società "Stretto di Messina"
"Rinasce così la Società Stretto di Messina che avrà una nuova e più moderna governance", scrive il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. "È prevista - conitnua la nota - una solida partecipazione del Mef e del Mit, a conferma dell’importanza che il governo attribuisce al collegamento stabile tra Calabria e Sicilia".
In concreto, si riparte dal progetto definitivo del 2011 che verrà adeguato alle nuove norme tecniche, di sicurezza e ambientali. Il nuovo iter autorizzativo dovrà bollinare il ponte strallato più lungo al mondo (3,2 chilometri), che rappresenterà il fiore all’occhiello dell’arte ingegneristica italiana. Come ha tenuto a sottolineare il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini, si tratta di un’opera fortemente green: consentirà di ridurre l’inquinamento da anidride carbonica, oltre a permettere un consistente risparmio di tempo e denaro a tutti coloro che devono attraversare lo stretto. Infine, sarà motivo di grande attrazione turistica.
Il titolare del Mit Matteo Salvini ne ha parlato questa mattina anche con i governatori di Calabria e Sicilia, Roberto Occhiuto e Renato Schifani. Il Ponte sarà un volano di crescita infrastrutturale per entrambe le regioni, che infatti avranno un proprio amministratore nel cda della società.
Ponte Stretto: Salvini, giornata storica, basta chiacchere
"E' una giornata storica, non solo per la Sicilia e la Calabria, ma per tutta Italia. Dopo 50 anni di chiacchiere, il Cdm approva il ponte che unisce la Sicilia al resto di Italia e all'Europa, l'opera piu' green del mondo, dara' lavoro vero per decine di migliaia di persone per tanti anni. E' un'opera assolutamente sicura, un modello dell'Italia che cresce e lavora". Lo afferma il vice premier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini al termine del Consiglio dei ministri.
Ponte Stretto: Wwf, "Opera fallimentare; costi mai chiariti"
Il Ponte sullo Stretto, che ha avuto il via libera dal Cdm, e' un'opera "fallimentare". Lo afferma il Wwf, sottolineando che essa "ha elevatissimi e insostenibili costi ambientali, sociali ed economico-finanziari". Il governo Meloni, spiegano gli ambientalisti, ritiene che "la strada sia spianata ma il General Contractor Eurolink (capeggiato da Webuild) che ha progettato il ponte sospeso ad unica campata e doppio impalcato stradale e ferroviario, che si vuole rilanciare, non ha mai prodotto gli approfondimenti tecnici ed economico-finanziari sul progetto definitivo redatto nel 2010 dell'opera, richiesti a suo tempo dal Governo Monti nel 2013, ne' il progetto ha mai superato la fase conclusiva di valutazione di impatto ambientale".
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