Politica
Governo, Draghi incontra le parti sociali: entro venerdì il giuramento?
Al via il secondo giro di consultazioni: presenti anche le parti sociali. Verso il giuramento al Colle entro il weekend
Da un lato Matteo Salvini che si lascia scappare "non ho frequentazioni assidue con il Pd ma le avremo", dall'altro Davide Faraone che, proprio quanto alla 'conversione europeista' della Lega, esorta "gli schizzinosi dell'ultima ora a rispettare le parole del Presidente della Repubblica che ha chiesto al professor Draghi di rivolgersi a tutte le forze parlamentari, senza distinzione". La giornata politica, nella domenica di riflessione di Mario Draghi nel suo 'buen retiro' di Citta' della Pieve - presumibilmente operosa quanto le precedenti, alla vigilia del secondo giro di consultazioni - comincia a dipanarsi. Elementi di sostanza in piu' sono arrivati dall'intervista tv programmata da Nicola Zingaretti nello studio tv
Il calendario delle consultazioni Alle 16 +Europa-Radicali Italiani (componente gruppo Misto Camera) e +Europa-Azione (componente gruppo Misto Senato); alle 16,30 Noi con l'Italia-Usei-Cambiamo!-Allean alle 17 Centro Democratico-Italiani in Europa (componente gruppo Misto Camera); alle 17,30 gruppo per le Autonomie (SVP-PATT,UV) del Senato. Martedi' si riparte alle 11 con il gruppo Europeisti-Maie Centro Democratico del Senato; alle 11,45 Liberi e Uguali e la componente di Liberi e Uguali del Senato; alle 12,30 Italia Viva, gruppo Camera e Italia Viva-PSI Senato; alle 13,15 gruppi parlamentari di Fratelli d'Italia; alle 15 gruppi parlamentari Pd; alle 15,45 gruppi parlamentari di Forza Italia e alle 16,30 gruppi parlamentari Lega e Partito Sardo d'Azione alle 17,15 gruppi parlamentari M5s. |
di Lucia Annunziata, dove ha affermato che all'interno del Partito Democratico "non c'è alcun malcontento per l'ingresso di Salvini in maggioranza".
Domani il presidente del Consiglio incaricato incontrerà le parti sociali e comincerà il secondo giro di consultazioni. Il calendario degli incontri si concluderà martedì alle 17,15. Domani alle 15 è la volta del gruppo Misto della Camera e Minoranze Linguistiche e alle 15,30 Maie e a seguire tutte le forze politiche minori presenti in Parlamento
Intanto, il leader della Lega compie i suoi passi e assicura che "non faccio partire un governo per vendetta nei confronti di qualcuno, o per togliermi delle soddisfazioni", auspicando che "si sommino i voti di tutte le forze che daranno vita a questo governo". Un esecutivo chiamato a dare risposte su temi tanto decisivi che "spero che il governo, se andra' a nascere, non si divida in fazioni tra destra e sinistra", manda ancora a dire. E su Salvini, il capogruppo Iv al Senato invita appunto a ricordare che "non mi pare che la conversione di Conte e del M5s, nel passaggio dal Conte I al Conte II, abbia richiesto molto piu' tempo.
Anche allora fu una buona notizia e ne abbiamo visto i benefici". Meglio dunque "recuperare la laicita' perduta e lasciare lavorare il presidente incaricato senza veti ne' pregiudizi. Sara' un bene per il Paese". "In una fase cosi' difficile e complessa della vita nazionale e in vista di mesi decisivi per il nostro futuro con le scelte del Recovery fund, parlare di priorita' programmatiche del nuovo governo e' assolutamente fondamentale", ricorda anche Federico Fornaro.
"L'Italia non puo' correre il rischio di un governo litigioso, quando invece c'e' assoluto bisogno di coesione e impegno fuori dal comune, sotto la guida di una personalita' autorevole come quella di Mario Draghi", osserva ancora il capogruppo Leu alla Camera. "Dal mio punto di vista, l'ampissimo sostegno che si preannuncia per il governo Draghi e' una potente rivincita della realta' sulla propaganda, che noi eravamo certi sarebbe arrivata", annota il segretario di Piu' Europa, Benedetto Della Vedova. "Questa non e' una sospensione ma una decisiva evoluzione della politica - e' la lettura di Carlo Calenda - il fallimento di un certo ceto politico che chiama la responsabilita' dei leader politici", cui stara' limitarsi a una sosta in una 'colluttazione' o "impegnarsi in qualcosa di piu' profondo". Entro venerdì Draghi potrebbe chiudere la partita e salire al Colle per il giuramento.