Governo, il rimpasto. Il Pd vuole delega ai Servizi, il M5s chiede il Viminale
Il governo prova a scongiurare la crisi, ma saranno decisivi gli incontri delle prossime ore tra il premier e i partiti di maggioranza. Si comincerà nel pomeriggio di oggi con i vertici di Conte, prima con il M5s e successivamente col Pd. Ma in gran segreto i partiti hanno già tracciato le basi, si va avanti ma serve un rimpasto di ministri, questa la linea. E così Conte, - si legge sulla Stampa - prima di tornare a occuparsi di Covid e delle imminenti ulteriori restrizioni natalizie, attende di capire quale saranno le richieste dei partiti. I problemi non sono pochi in questo totorimpasto. Innanzitutto, da dove partire? Bisogna scegliere una pedina, muoverla e vedere come si sposteranno le altre di conseguenza. Al momento le forze della maggioranza stanno raccogliendo idee e desideri, cercando di prevenire le mosse degli alleati. La delega ai servizi segreti al Pd, il ministero dell’Interno al M5S.
Questa - prosegue la Stampa - è una prima bozza del possibile accordo di maggioranza in vista del rimpasto che prevedibilmente potrebbe realizzarsi a gennaio, dopo una verifica che ufficialmente prenderà l’avvio oggi con le prime consultazioni di Giuseppe Conte. È una partita che non è nemmeno cominciata e si è già complicata. Perché di un rimescolamento dei ministri tutti parlano ma nessuno se ne assume la responsabilità. Nell’immediato, la preoccupazione di Conte, grillini e Pd è rivolta al leader di Italia Viva e al giorno del via libera alla legge di Bilancio a fine mese. Le festività natalizie dovrebbero mettere tra parentesi per qualche giorno la resa dei conti di Renzi. Con la ripartenza, dopo la Befana, se ci saranno le condizioni, Conte aprirà definitivamente il capitolo rimpasto.
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