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Governo, Meloni rallenta i piani di Salvini: "Autonomia solo dopo le Europee"

di redazione politica

L’ira del ministro Calderoli per la frenata imposta dagli uomini di FdI alla riforma cara alla Lega

Governo, l'avviso della Lega a FdI: senza l'Autonomia può succedere di tutto. Ma Meloni non cede

Ormai lo scontro tra Meloni e Salvini non è più un segreto, l'ultimo segnale è arrivato l'altro giorno in Senato, quando la Lega ha presentato l'emendamento sul terzo mandato per i governatori, il cosiddetto "salva-Zaia" e FdI e FI hanno votato contro. Ora è già tempo di una nuova battaglia, questa volta sull'altra riforma cara al Carroccio: l'Autonomia. Roberto Calderoli - riporta Repubblica - convoca i capigruppo di maggioranza e sostiene: "Il ddl sull’autonomia deve andare in Aula entro aprile. Questi sono i patti". Il leghista richiama gli accordi assunti da Meloni e Salvini: "Un primo via libera prima delle Europee, così hanno stabilito". Con toni morbidi, l’ambasciatore di Fratelli d’Italia presente – sostenuto cautamente da Forza Italia – alza la mano frenando: "Per noi il testo deve correre parallelamente al premierato. Il problema è che al Senato quella riforma ci sta mettendo più del previsto…".

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La riunione con Calderoli - prosegue Repubblica - si scioglie con un nulla di fatto. Ma non basta. Poco dopo, il ministro leghista contatta Palazzo Chigi, portando il messaggio del capo: senza autonomia, può succedere di tutto. Non ottiene però il risultato di spaventare la presidente del Consiglio. Che ai suoi ribadisce la linea: il premierato prevede un doppio passaggio, a differenza dell’autonomia, dunque nessuno pensi di forzare ancora di più i tempi sul ddl caro alla Lega. È solo uno dei tasselli dello scontro, un sintomo dell’incomunicabilità tra i due leader, ma non è certo l’unico problema.