Governo, Di Maio: "Renzi ha ego smisurato, la pagherà". Il M5s pensa al voto - Affaritaliani.it

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Governo, Di Maio: "Renzi ha ego smisurato, la pagherà". Il M5s pensa al voto

Di Maio reagisce dopo la chiusura di Renzi al governo Pd-M5s: "Ci abbiamo provato, ma hanno un ego smisurato. La pagheranno"

Il forno del Pd è chiuso. Dopo le parole di Renzi, la replica di Di Maio è chiarissima. Il governo Pd-M5s non si farà. E adesso il M5s pensa al voto, a meno di ritorni di fiamma con la Lega di Matteo Salvini.

Governo: Di Maio "ci abbiamo provato, Renzi ha ego smisurato"

"Il Pd non riesce a liberarsi di Renzi nonostante l'abbia trascinato al suo minimo storico prendendo una batosta clamorosa. Altro che discussione interna al Pd. Oggi abbiamo avuto la prova che decide ancora tutto Renzi col suo ego smisurato". Lo scrive il capo politico M5S Luigi Di Maio su Facebook, aggiungendo: "Noi ce l'abbiamo messa tutta per fare un Governo nell'interesse degli italiani. Il Pd ha detto no ai temi per i cittadini e la pagheranno".

RENZI CHIUDE AL M5S: "CHI HA PERSO NON PUO' GOVERNARE"

"Siamo seri, chi ha perso le elezioni non può andare al governo. Io mi sono dmesso, non possiamo pensare che i giochetti dei caminetti romani valgano di più della scelta degli italiani". L'ex premier Matteo Renzi, segretario dimissionario del Partito Democratico, ospite a 'Che tempo che fa', esclude categoricamente un governo con i grillini: non si possono ignorare le elezioni del 4 marzo e il risultato che è venuto fuori dalle urne. "Chi ha vinto, deve assumersi la responsabilità e governare", afferma Renzi, che non esclude un incontro con il leader del Movimento 5 stelle, ma esclude il sostegno all'esecutivo: "Un incontro con Di Maio sì, la fiducia a un governo M5S no". Una posizione, spiega Renzi, condivisa dalla maggior parte dei senatori dem: "Su 52 senatori Pd, almeno 48 devono votare a favore. Io di disponibili alla fiducia a Di Maio non ne conosco uno". L'ex presidente del Consiglio, quindi, non esclude il confronto con il leader del Movimento, che a suo parere dovrebbe essere trasmesso in streaming per chiarire una volta per tutte le reciproche posizioni, ma ribadisce che, per lui, il Partito democratico deve restare all'opposizione: "Non possiamo con un gioco di palazzo rientrare dalla finestra dopo che abbiamo perso le elezioni. Se sono capaci ci provino Di Maio e Salvini". Anche perché, insiste, "abbiamo fatto una campagna elettorale durissima sulla base di proposte specifiche. Non è pensabile ignorare ciò che la gente ci ha detto. Io temo per il gioco democratico". E sottolinea, ancora una volta, le distanze con i vincitori delle consultazioni: "Il reddito di cittadinanza per me non sta né in cielo né in terra", aggiunge l'ex segretario Pd, che ribadice che alla fine sarà la direzione a decidere sul dialogo con i Cinque stelle, ma che lui è contrario ad un accordo. "Non possiamo essere un alibi" per M5s, dice. Ma non vuole parlare di renziani contrari? "Sembra una malattia... Io ho riacquistato la mia libertà. Ci vorrebbe una unaminità per reggere questo governo. Mi sembra difficile", aggiunge l'ex premier, che definisce 'impossibile' l'ipotesi di trovare un accordo: "Non è una ripicca dire di no, ma dignità e etica nel rispetto del voto".

Anche l'ipotesi di Di Maio premier è irreale, per Renzi:  "Lo pensa solo Di Maio. Tanto di cappello a chi ha preso il 32%, ma non è il 51%. O qualcuno gli regala il 19%, ma venire a chiedere i voti a chi hai accusato di mali di tutta Italia" è assurdo.

Il problema dell'incertezza in cui si trova l'Italia ora, dice Renzi, non dipende dalle elezioni di marzo, ma da quanto successo il 4 dicembre con il referendum: "Salvini e Di Maio avrebbero avuto tutto l'interesse" a votare per il sì, osserva l'ex premier. Se M5S e Lega "non si trovano d'accordo, eh beh, allora ci vuole che qualcuno si prenda il coraggio di dire che il sistema non funziona",  visto che non sono state introdotte la riforma costituzionale e la legge elettorale che avrebbero portato ad un ballottaggio. "Dal 4 dicembre 2016 questo Paese è bloccato: su questo si poteva fare un governo insieme. Da quel momento l'Italia non è più in grado di avere un sistema efficace ed efficiente. Non era un referendum sui poteri di Renzi ma sul futuro dell'Italia".

Poi aggiunge: "Se loro non riescono a fare il governo, che facciano una proposta per cambiare e una riforma costituzionale" che preveda un diverso assetto istituzionale e il ballottaggio. Certo, aggiunge ancora Renzi, tornare a votare "sarebbe un gigantesco schiaffo ai cittadini", perché vorrebbe dire che "quelli che hanno detto 'abbiamo vinto' non riescono a fare niente".

Renzi duro con il Pd che "deve guardare in faccia la realtà. Deve smettere di litigare al proprio interno. Sono stato massacrato per cinque anni. C'era una opposizione interna che invece di attaccare Salvini attaccava me", dice l'ex segretario dem.