Grecia, ripercussioni dell'accordo sull'Italia. Pd, M5S, Lega... Dati
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Quali saranno le ripercussioni sulle intenzioni di voto in Italia dell'accordo tra la Grecia e i creditori internazionali? Affaritaliani.it lo ha chiesto al sondaggista Alessandro Amadori.
"Il Partito Democratico di Matteo Renzi evita un ulteriore indebolimente e una brutta figura a livello di immagine. Per il premier l'intesa è una buona notizia, anche se il Pd non guadegnerà voti ma nemmeno ne perderà altri. Rimane sul 33-34 per cento circa".
"Beppe Grillo è alla finestra e non perde consensi. Il Movimento 5 Stelle resta intorno al valore attuale: 24-25%".
"A Matteo Salvini è andata male. La Lega conferma il suo 16-17% ma l'uscita dall'euro della Grecia sarebbe potuto essere quel trampolino di lancio che l'avrebbe potuta portare al 20%. Non monetizza, almeno per il momento, e passerà all'incasso la prossima volta".
"Forza Italia ha una posizione ambigua. Sta in Italia con Salvini e in Europa con il Ppe insieme alla Merkel. Le variazioni saranno comunque marginali ma penso che il partito di Berlusconi possa tornare indietro al 10%".
"Nessun ripercussione particolare per Fratelli d'Italia. Giorgia Meloni resta sul 4-5%".
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"Potenzialmente un partito di sinistra radicale tra Sel e gli ex Pd come Fassina e Civati potrebbe arrivare all'8-10%. C'è molto malcontento per quest'Europa e diversi mal di pancia per il governo Renzi. Una formazione di sinistra può prendere un po' dal Pd, un po' dall'astensione e un po' perfino dai 5 Stelle. C'è una incapacità a dare una risposta concreta a un bisogno reale, manca proprio l'intelligenza politica. La linea da seguire è quella del primo Tsipras, quello della campagna elettorale. Non certo quello dell'accordo".