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Politica
Grillo indagato, l'ex M5s rivela: "Cacciato chi lottava contro Onorato"

“Grillo indagato è una vergogna. Io espulso per due soldi mentre lui e Casaleggio intascavano milioni: mi sento tradito”

L’indagine su Beppe Grillo per traffico di influenze illecite sta mettendo in imbarazzo i pentastellati, che cercano di evitare di esporsi sull’argomento finché non si capirà qualcosa in più di quei soldi e quegli accordi tra il fondatore M5s e quello della Moby, Vincenzo Onorato. Chi invece ha voglia di parlare è Mario Michele Giarrusso, espulso dal Movimento nel 2020, che ha scelto Affaritaliani.it per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

Giarrusso, che idea si è fatto dell'indagine su Beppe Grillo?

È tutto un grande squallore. Facevamo le battaglie contro Onorato, Toninelli si è battuto, voleva fare una cosa rivoluzionaria: far rispettare la legge e mandare in gara le concessioni. Mentre Grillo e Casaleggio s’intascavano i soldi da Onorato. E infatti abbiamo visto cos’è successo: Toninelli è stato mandato via dal governo.

Una ritorsione?

Nel Movimento non si possono fare battaglie per la legalità perché si pagano. Io, per esempio, che mi sono battuto contro la mafia e sono stato cacciato.

Ma lei è stato espulso dal Movimento perché non aveva restituito lo stipendio come prevedeva il regolamento.

Ero in ritardo, stavo cercando di mettere da parte dei soldi per difendermi dai processi che avevo accumulato come parlamentare. Sono stato messo alla porta per pochi euro, mentre Grillo e Casaleggio incassavano un milione e mezzo di euro da Onorato: mi sento tradito e preso in giro. Tutti quelli che si sono scontrati con Onorato sono stati spazzati via. Sara Paglini, per esempio, che è stata senatrice nella scorsa legislatura, proponente della legge sulla commissione d’inchiesta per la strage Moby Prince, anima dell’associazione delle vittime della strage di Livorno.

Lei e il collega Cappelletti hanno lottato, convocato Onorato in commissione sulla strage e lo hanno tartassato per bene. Il risultato? Nel 2018 non sono stati ricandidati. Cappelletti con una scusa, Paglini perché alle parlamentari per due voti è andata sotto a un'altra persona. Avrebbero potuta inserirla in un collegio differente per consentirle di proseguire col suo importante lavoro. Invece hanno preferito metterla fuori gioco, fuori dal Parlamento.

Crede che la questione Paglini sia collegata con i presunti accordi illeciti tra Onorato e Grillo?

All’epoca non sapevamo che Onorato avesse liquidato mezzo milione di euro al duo Grillo-Casaleggio, quindi ora certo la cosa assume un altro rilievo. 

Però Sara Paglini è ancora nel Movimento 5 Stelle.

Ma isolata. Non le hanno contestato mai nulla e lei era anche una entusiasta di Beppe Grillo, sempre in linea col Movimento, eppure sono spariti tutti, le hanno fatto terra bruciata intorno. 

E lei ha provato a chiedere spiegazioni alla luce di questi fatti ai suoi ex colleghi di partito?

Ho chiesto con chi chattava Grillo e non ho avuto risposte. E certamente non chattava con me o con Paglini. Ma sinceramente, più che chiarimenti darei schiaffoni. Da questo silenzio immagino che siano molto imbarazzati.

Come si spiega questi comportamenti dai 5 Stelle, sempre in prima linea nelle battaglie per la legalità? Si erano battuti fortemente per l’inasprimento di pena per il traffico di influenze illecite, e ora il loro fondatore viene indagato proprio questo reato.

Evidentemente c’era uno scollamento tra chi operava in parlamento e chi operava dietro le quinte. 

Eppure Conte sembra difendere Grillo.

Non mi stupisco. Conte difende persino Berlusconi e Draghi, tutto quello che non è difendibile lo difende. Conte col Movimento 5 Stelle non ha niente a che vedere, tutto quello che volevamo combattere lui lo rappresenta. Conte è l’antitesi e la fine del Movimento. 

I 5 Stelle sono finiti con Conte o con questo caso Moby?

Sono finiti nel 2018 con l’arrivo di Conte. Grillo indagato è l’ultimo colpo di pala a un cadavere già seppellito. Ci sono stati troppi tradimenti, l’ultimo, il più grosso, è il sostegno a Draghi. 

C’è una possibilità di salvezza?

Stiamo cercando di recuperare i temi originari del Movimento con Italexit, ripartendo dalle battaglie contro l’euro, l’Europa, i banchieri…

Tra i sostenitori pentastellati sembra esserci un po’ di smarrimento, si fatica a parlare dell’indagine su Grillo. Anche Travaglio e il Fatto Quotidiano, in genere battaglieri, sembrano un po’ blandi sul caso. Cosa ne pensa?

Sembrano tramortiti da questa cosa, increduli, perché le cifre sono incredibili, ma sono sotto gli occhi di tutti: 1 milione e 200 mila euro al blog di Grillo e Casaleggio e 240mila euro direttamente a Beppe. Stiamo parlando di un milione e mezzo di euro. Dal punto di vista politico è vergognoso. Ma sono fatti che si saldano con altre cose che avevano già lasciato sconcerto, per esempio nella scorsa legislatura avevamo fatto una grande battaglia contro il gioco d’azzardo, e poi scopriamo che Lottomatica e altri si appoggiavano con grandi risorse economiche al gruppo Grillo-Casaleggio. È sconvolgente. 

Ndr. Sara Paglini è stata contattata da Affaritaliani.it per approfondire le dichiarazioni che la riguardano presenti in questa intervista, ma ha preferito non rilasciare dichiarazioni.

LEGGI ANCHE:

Grillo: "Onorato va trattato bene". Toninelli: "Sì, l'ho incontrato"

Moby, Onorato: "Diamo anche quei 120mila euro, è importante"
 

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