Politica
Guerra, Prodi: "Putin, errore storico. La Cina non appoggia la Russia"



L'ex premier: "Il presidente russo non capisce le democrazie. Sembrano deboli, ma davanti ad eventi drammatici si uniscono"
Guerra, Prodi: "Siamo davanti ad un cambiamento epocale"
La guerra in Ucraina ha cambiato gli equilibri del mondo. L'attacco della Russia ha provocato l'immediato intervento degli Usa e dei Paesi della Nato. Con l'invio delle armi agli uomini di Zelensky, di fatto, tutti i Paesi coinvolti compresa l'Italia, sono entrati in guerra contro i russi. Ma l'ex premier Romano Prodi ritiene la mossa di Putin "un errore storico". "Alla Cina - spiega Prodi alla Stampa - questa guerra non conviene. Il bene che i cinesi, in questa fase storica stanno “comprando”, è il tempo. I cinesi crescono, si rafforzano e in questo loro ruolo non amano essere disturbati da imprevisti". Quanto ai tedeschi, Prodi non esita ad usare un aggettivo al quale un padano come lui ricorre di rado: "Una decisione storica quella del socialdemocratico Scholz di spendere più nella difesa, e questo può aprire un nuovo capitolo nella vicenda europea". E davanti alla deriva aggressiva di Putin, Prodi sostiene: "Siamo davanti ad un cambiamento epocale".
"Condivido - prosegue l'ex premier Prodi alla Stampa - le scelte del governo. La singolarità sta in questo: gli eventi sono stati così imprevisti, così violenti che non hanno consentito le piccole distinzioni. Quando la politica diventa scontro, non ci sono più distinzioni. Nessuno, due mesi fa, avrebbe pensato che stava per profilarsi un accordo tra tutti i Paesi europei, tra tutti i partiti italiani. Questo è stato il grande sbaglio russo! Inconcepibile. Una mancanza di conoscenza delle democrazie. Che sono deboli, faticano a decidere ma davanti ad eventi drammatici, si uniscono. Putin non lo ha capito. Un errore storico".