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Politica
"Il Covid-19 ha ucciso Ue e capitalismo. L'unica soluzione è il socialismo"

"La drammatica situazione sanitaria che sta vivendo in questi giorni l'Italia dimostra in modo evidente come negli ultimi 30 anni, dalla caduta del Muro di Berlino e dalla scomparsa del blocco sovietico, sia stato smantellato tutto lo stato sociale e la sanità pubblica del nostro Paese". Il segretario generale del Partito Comunista Marco Rizzo, intervistato da Affaritaliani.it, analizza cause e conseguenze politiche, sociali ed economiche dell'emergenza coronavirus.

"Proprio in questi giorni la sanità pubblica sta dimostrando tutto il suo valore. Se il popolo italiano verrà in gran parte salvato è proprio grazie alla presenza e al lavoro della sanità pubblica. Quella privata, sulla quale sono stati fatti molti investimenti negli ultimi anni, è praticamente quasi assente. Fino a quando c'era il Muro di Berlino, in Italia avevamo il lavoro a tempo indeterminato, uno stato sociale accettabile e la sanità pubblica. Dal 9 novembre 1989 in poi non c'è più nulla. Sicuramente stavamo meglio quando c'era l'Unione Sovietica ed il mondo diviso in due blocchi".

Secondo il leader comunista "è il rappporto in generale tra pubblico e privato che sta arrivando al dunque e quindi il tipo di società e di politica internazionale che vogliamo. In questa fase drammatica notiamo in modo evidenze come l'Europa sia sempre più matrigna. Prima era sempre pronta a stritolare l'Italia con il Fiscal Compact, il 3%, il pareggio di bilancio e poi il Mes. E abbiamo visto che cosa è accaduto al popolo greco. Quando è arrivato il momento di aiutarci per la grave crisi sanitaria, l'Europa è letteralmente scomparsa. Non parliamo nemmeno degli Stati Uniti d'America che hanno inviato 20mila soldati in Italia e i bombardieri nucleari in Portogallo, più che ad aiutare sono pronti alla guerra".

Rizzo sottolinea invece come sia arrivata all'Italia "la solidarietà da nazioni come Cuba, il Venezuela, il Vietnam e la Cina, che hanno avuto in questa vicenda un approccio diverso. Accanto all'emergenza sanitaria presto arriverà anche un'enorme crisi economica. La lezione da imparare è che la superiorità c'è dove l'economia è basata sul collettivo e non sul profitto: il capitalismo ti dà il superfluo, il socialismo ti dà il necessario. Con il capitalismo puoi andare in un Paese del Terzo Mondo ad affittare un utero e tornare con un neonato, ma poi a casa tua hai perso la sanità pubblica. Con il capitalismo puoi fare l'Erasmus, ma non hai asili nido e materne. Con il capitalismo puoi viaggiare a Londra con Ryanair a 10 euro, ma quando torni in Italia non hai casa e lavoro. Il socialismo ti dà il necessario: casa, lavoro, sanità, istruzione e trasporti. Questa fa un Paese grande e non i nuovi mestieri con le ragazzete che fanno le influencer e non muovono il culo per meno di 80mila euro. Il capitalismo porta solo disvalori".

Poi l'allarme del segretario comunista: "Con la crisi economica salteranno le piccole aziende, il piccolo commercio, le partite iva e ci saranno quindi molti disoccupati. Bisogna chiudere tutto subito tranne i settori fondamentali della sanità, dell'agroalimentare, farmacie e trasporti dedicati. Dopo l'emergenza sanitaria uscire immediatamente dall'euro, dall'Unione europea e dalla Nato cancellando le inutili spese militari. Questa è la proposta che i comunisti fanno per tutto il Paese. Siamo in guerra e si supera solo con un altro modello di società, quello socialista", conclude.

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