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Politica
Indennizzi, ecco come funzioneranno. Esclusivo: il piano di Draghi
(fonte Lapresse)

Prende corpo il Decreto Sostegni bis, chiamato anche Decreto Imprese, che dovrà utilizzare i 40 miliardi di euro messi a disposizione con lo scostamento di bilancio varato dal Consiglio dei ministri e che verrà approvato senza alcun problema nei prossimi giorni dal Parlamento.

Sono due i punti chiave sui quali si sta muovendo il presidente del Consiglio Mario Draghi, d'intesa con il ministro dell'Economia Daniele Franco e le principali forze politiche che sostengono l'esecutivo. Il punto principale, la vera novità rispetto ai provvedimenti precedenti, riguarda il fatto che nei nuovi indennizzi il governo terrà conto in maniera decisiva dei costi fissi di un'azienda che ha subito una perdita a causa delle misure di restrizione.

In sostanza, i ristori non saranno parametrati unicamente in base alla flessione del fatturato rispetto all'anno precedente, ma nel calcolare l'ammontare dell'indennizzo giocherà un ruolo chiave la voce dei costi fissi, che necessariamente variano da impresa a impresa. Tra i costi fissi, ad esempio, il personale, l'affitto, l'energia elettrica, il gas, ma anche le tasse comunali come Tari e Tasi. Sarà quindi un intervento selettivo e non uguale per tutte le aziende penalizzate, anche all'interno della stessa categoria.

L'altro punto sul quale stanno lavorando Palazzo Chigi e il ministero dell'Economia è quello di favorire negli indennizzi quegli imprenditori o commercianti o semplici Partite Iva che hanno in questi mesi investito in sicurezza per garantire il più alto rispetto del distanziamento sociale e delle norme anti-Covid. E questo riguarderà sia, ad esempio, i ristoratori ma anche, eventualmente, attività sportive come piscine e palestre.

Per quanto riguarda i tempi delle riaperture, il dibattito è tutto politico. Il Pd e gran parte del Movimento 5 Stelle insistono per aspettare il 3 maggio per la prima fase, mentre la Lega, e in misura inferiore anche Forza Italia, vorrebbero un segnale già in aprile. Il premier, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, è consapevole che serve una svolta, graduale ma definitiva. E che continuare con le restrizioni e le chiusure rischia, tra l'altro, di far aumentare la disobbedienza da parte di una fetta di cittadini.

Al tempo stesso, però, Draghi intende anche rafforzare i controlli e le sanzioni. Quando verrà dato il via alle riaperture, i protocolli dovranno essere rispettati in modo chiaro e preciso, senza alcuna tolleranza. Infine, importante novità sono in arrivo per le attività all'aperto, visto che il recente studio secondo il quale in questo caso il rischio di contagio è molto basso. Già a maggio, considerando anche l'inizio della bella stagione, molte attività di ristorazione potranno tenere aperto anche la sera, a cena, e quindi non solo a pranzo, purché i clienti siano all'aperto e non al chiuso.

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