A- A+
Politica
La "via crucis" di Giorgia Meloni. Tra elezioni in Europa e rating...
Meloni e le agenzie di rating

Poi c’è l’infilata di giudizi delle agenzie di rating, che potrebbero declassare ulteriormente i titoli di stato italiani: il 20 ottobre tocca a Standard & Poor’s, il 10 novembre a Fitch e il 17 arriva la sentenza di Moody’s, la più importante

 

Le prossime settimane saranno cruciali (nel senso di croce in spalla) per Giorgia Meloni. Dovrà affrontare un groviglio di scadenze, giudizi e impegni che metterà a dura prova la sua già fragile maggioranza. Lo scrive il sito internet Dagospia. 

La prima pesante incombenza arriverà sul capoccione biondo della Ducetta il 15 ottobre, quando il governo dovrà presentare la manovra a Bruxelles (il cosiddetto Documento Programmatico di Bilancio).

Lo stesso giorno si vota in Polonia, dove l’alleato della “Thatcher della Garbatella”, Mateusz Morawiecki, rischia di essere sconfitto dal Popolare Donald Tusk.

Poi c’è l’infilata di giudizi delle agenzie di rating, che potrebbero declassare ulteriormente i titoli di stato italiani: il 20 ottobre tocca a Standard & Poor’s, il 10 novembre a Fitch e il 17 arriva la sentenza di Moody’s, la più importante.

Come scriveva ieri, su “Repubblica”, Tommaso Ciriaco, “se dovesse scegliere la strada del downgrading, si passerebbe dal livello di “investment grade” a quello dello “speculative grade”. In pratica, l’Italia entrerebbe nel club dei “junk”, con effetti devastanti sui titoli di stato.

Nel frattempo, il 15 novembre, si voterà in Olanda: un passaggio apparentemente poco significativo, ma utile per capire gli umori europei. Un eventuale “non vittoria” della destra (come già successo in Spagna) sarebbe l’ennesimo risveglio dai sogni di gloria della Meloni, che sognava di ribaltare il tradizionale asse popolar-socialista che comanda Bruxelles.

Giorno per giorno, poi, sarà necessario buttare un occhio a Madrid, dove, dopo il fallito tentativo di un’alleanza Popolari-Vox (alleati di Fratelli d’Italia), oggi Pedro Sanchez ha ricevuto l’incarico a formare un nuovo governo. Se il leader socialista, detestato dai Fratelli d’Italia, la sfangasse, Palazzo Chigi si ritroverebbe un altro tenace avversario nei tavoli che contano.

Last but not least, il 30 novembre: è la data ultima per ratificare la riforma del Meccanismo europeo di stabilità. L’Italia è rimasto l’unico Paese a non aver approvato il “nuovo” fondo salva Stati.
 

Iscriviti alla newsletter





in evidenza
Luigi Berlusconi scommette su Algojob: investito oltre un milione di euro

Con lui anche Ermotti, figlio dell'ad di Ubs

Luigi Berlusconi scommette su Algojob: investito oltre un milione di euro


in vetrina
Intelligenza artificiale e aziende italiane: le reali applicazioni

Intelligenza artificiale e aziende italiane: le reali applicazioni


motori
Nuova Lancia Ypsilon e Spotify: guida immersiva e personalizzata

Nuova Lancia Ypsilon e Spotify: guida immersiva e personalizzata

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.