Tutto quello che c'è da sapere sulle lobby. L'intervista di Affari
Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani
LA NOTIZIA/ Bufera in Senato sui lobbisti. Grasso: "Chi sa qualcosa intervenga" |
Presidente Brassiolo, l'intervista delle Iene all'assistente parlamentare che parla di bustarelle date dai lobbisti a politici italiani ha sollevato il coperchio su un tema di cui si parla poco. Che cosa sono le lebby e quale ruolo hanno in Italia?
"Le lobby sono dei centri di potere che tentano di influenzare, in maniera lecita e a volte illecita, le decisioni della politica. Il problema in Italia è che non esistono leggi che regolamentano il loro lavoro. Nel nostro Paese non ci sono solo le lobby delle imprese, ma c'è anche quelle della magistratura, del settore pubblico, dei notai, dei tassisti".
Perché esistono le lobby?
"C'è un problema di fondo: la competenza del settore pubblico. Se il pubblico non è competente su certi temi, come spesso accade nei settori innovativi, rischia di fare delle leggi che sono inconcludenti o che rischiano di distruggere interi settori produttivi. E' chiaro che in un contesto regolamentato c'è una osmosi tra il settore pubblico e quello privato, attraverso i lobbisti, che avvantaggia tutti e due. Ma deve essere nell'interesse collettivo, non di quello specifico".
Transparency International che cosa sta facendo su questo versante?
"Insieme all'Unione Europea stiamo verificando come in 25 Paesi è regolamentato il lavoro delle lobby, in modo da individuare le best practices. Il fatto è che solo in Inghilterra, e negli Usa, sono regolamentate bene, tutti gli altri Paesi agiscono come l'Italia".
Spesso si prende come esempio la Germania, lì come funzionano le cose?
"In Germania le lobby agiscono pesantemente. Aziende come la Volkswagen, la Bayer, la Thyssen e la Siemens sono talmente forti nel contesto-paese, che influenzano le leggi approvate dal Parlamento".
PARLANO I LOBBISTI "Da comunicatore non posso che appoggiare la ferma presa di posizione del presidente Grasso perché si faccia chiarezza su quanto denunciato dal servizio delle 'Iene'", dichiara Fiorenzo Tagliabue, presidente di Sec Relazioni Pubbliche e Istituzionali. "La corruzione non ha nulla a che vedere con quella rappresentazione legittima di istanze e interessi che gli anglosassoni chiamano "lobbying", anzi danneggia un'attività di comunicazione tanto delicata quanto sempre più importante e strategica. E non solo per le multinazionali, ma anche per le piccole e medie imprese italiane (pensiamo all'agro-alimentare!), per le professioni e anche per le associazioni non profit. Sempre di più questi soggetti devono confrontarsi con politiche europee, nazionali e regionali che possono avere un impatto decisivo sulle loro attività: aprire spazi di confronto è fondamentale perché il legislatore operi per un autentico bene comune. I lobbisti dovrebbero facilitare questo confronto; per questo l'Italia deve definire norme chiare per questa attività e istituire un registro dei lobbisti, come accade già al Parlamento Europeo". |
Come si può combattere la degenerazione del lobbismo?
"Attraverso l'educazione. Se non insegniamo ai ragazzi ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, quando diventeranno grandi, non distingueranno l'interesse personale da quello collettivo".
Quali leggi dovrebbe adottare l'Italia per regolare le lobby?
"La prima è la creazione di una lista dei lobbisti. La trasparenza è il punto fondamentale. Se una persona è iscritta come lobbista fa un lavoro alla luce del sole e non c'è nulla di sbagliato. Ma è la responsabilità personale il punto dirimente, chi non è corretto trova sempre la modalità per aggirare le leggi".
In Italia quali sono le lobby che influenzano la politica?
"Mentre in Germania sono le grosse aziende che influenzano il legislatore, in Italia, a parte qualche azienda del settore energetico, sono più gli interessi corporativi a fare lobbing. Parliamo quindi dei notai, degli avvocati, dei magistrati, delle professioni insomma".
Ci sono dati sul fenomeno delle lobby in Italia?
"Non essendo regolamentata come professione, quello dei lobbisti è un settore opaco su cui non esistono dati. Le lobby in Italia sono fatte di piccoli rivoli, di conoscenze personali nella politica, di persone che cercano di far passare provvedimenti ingiusti".