Letta rischia di riportare il Pd a quella "sinistra di base" già sconfitta - Affaritaliani.it

Politica

Letta rischia di riportare il Pd a quella "sinistra di base" già sconfitta

L'opinione di Gianni Pardo

Chi è anticomunista deve difendersi dal collettivismo moralistico e utopico della sinistra di base e il Pd che è solo di sinistra deve capire dove tira il vento

Con la Rivoluzione Francese, molti nobili si sentirono in pericolo ed emigrarono. Dunque non vissero la Rivoluzione Francese e continuarono a pensare che il “mondo giusto” fosse quello che avevano abbandonato nei primi Anni Novanta. Così, quando Napoleone fu sconfitto, e con lui – pensavano – fu sconfitta la Rivoluzione Francese, cercarono di tornare al passato che avevano lasciato emigrando. Ma presto si accorsero che sbattevano contro un muro. Infatti di loro il tagliente, cinico Talleyrand disse sarcastico. “Ils n’ont rien appris et rien oublié”, non hanno imparato niente e non hanno dimenticato niente. Sono fermi al passato, e vorrebbero rimettere l’orologio – o il calendario, se vogliamo – al 1788. Il mondo che il Congresso di Vienna voleva ricreare durò, zoppicando, soltanto quindici anni.

Forse anche Letta n’a rien appris et rien oublié. Mena botte da orbi contro quella che lui crede il nemico (la destra di Salvini), propone lo ius soli, il voto ai sedicenni, vuole buttare fuori Delrio e Marcucci da presidenti dei gruppi parlamentari piddini per dare il posto a due donne, e insomma – in nome dell’ideale – sembra impegnato a farsi nemici dentro e fuori del partito. Speriamo che gli tengano caldo il posto a Parigi. A volte anche aprile è un mese molto fresco.