Letta rischia di riportare il Pd a quella "sinistra di base" già sconfitta - Affaritaliani.it

Politica

Letta rischia di riportare il Pd a quella "sinistra di base" già sconfitta

L'opinione di Gianni Pardo

Chi è anticomunista deve difendersi dal collettivismo moralistico e utopico della sinistra di base e il Pd che è solo di sinistra deve capire dove tira il vento

E tuttavia, le prime mosse del nuovo leader ci dicono che forse il Pd non ha fatto un affare. I sette anni che Letta ha passato in Francia, e forse il mondo universitario ed esclusivamente teorico di “Sciences Po[litiques]” che ha frequentato, lo hanno indotto a tornare alla purezza originaria della sinistra. Cioè ai suoi errori di partenza e di arrivo. Con le sue teorie politiche, col suo femminismo arcaico, col suo unanimismo di sinistra, e la voglia di riabbracciare Giueppe Conte, Letta dimostra che dell’Italia attuale, e del percorso che la sinistra ha fatto dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, non ha capito niente. Ci manca poco che creda che la salvezza del Pd consista nel ritorno al Pci di Togliatti. Per lui non c’è ancora stata la Marcia dei Quarantamila, e forse Berlinguer non sarebbe abbastanza di sinistra.

La mia impressione è che quest’uomo, in perfetta buona fede, sia la vittima di un’assenza dall’Italia che gli ha fatto perdere il contatto con la nostra realtà. Ripetendo un fenomeno caratteristico dell’inizio dell’Ottocento.