Immigrati, lite Maroni-governo. La Regione Lombardia tira dritto
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Ci sono un'infinità di fondi discrezionali che Regione Lombardia distribuisce agli enti locali. La considerazione del presidente Maroni è ovvia e logica: se un Comune lombardo, nonostante tutti i tagli che ci sono, accetta l'arrivo di altri immigrati sul suo territorio mettendo a disposizione risorse vuol dire che a quel Comune avanzano fondi. Quindi è giusto a dare soldi a chi è in maggiore difficoltà". Massimo Garavaglia, assessore al Bilancio della Regione Lombardia, intervistato da Affaritaliani.it, spiega nel dettaglio la proposta di Roberto Maroni di non dare più fondi ai Comuni che accettano l'arrivo di altri clandestini. Quando può partire questa operazione da parte della Regione? "Ovviamente anche subito", afferma Garavaglia.
Ma il governo Renzi può fermarvi? "Perché mai? Ognuno ha la sua sfera di competenza e ognuno agisce come meglio crede. Il governo centrale deve a Regione Lombardia 160 milioni di euro che non ha pagato a fronte di fatture emesse regolarmente dalle nostre aziende ospedaliere per la cura di stranieri temporaneamente presenti. Renzi inizi a pagare i debiti che lo Stato ha con noi", attacca l'assessore. "E' una polemica del tutto strumentale quella del governo. Il primo inadempiente è proprio lo Stato, che ci deve appunto 160 milioni di euro. Addirittura, per evitare di pagare questi soldi, cerca di mandarli in prescizione e cioè di far passare dieci anni per non pagare. Ora, che qualcuno da Roma venga a darci lezioni sulla corretta gestione dei fondi fa piangere. Non fa nemmeno più ridere", conclude Garavaglia.