Luigi Di Maio vola alla conquista dell'America - Affaritaliani.it

Politica

Luigi Di Maio vola alla conquista dell'America

Giuseppe Vatinno

Luigi Di Maio va ad incontrare pezzi grossi dell'amministrazione Trump

Luigi Di Maio è partito per gli Usa dove sono previsti incontri con esponenti dell’amministrazione del governo Trump.

Il vicepremier ha ribadito oggi in una intervista al Corriere della Sera che l’Italia ha solidi rapporti bilaterali con gli americani che sono comunque un nostro partner strategico sia in campo commerciale che militare essendo l’Italia un membro storico della NATO.

In effetti, dopo la firma degli accordi commerciali con la Cina lo stesso Presidente Usa Donald Trump aveva criticato il comportamento del nostro Paese facendo notare come non ci si potesse fidare troppo dei cinesi.

Chiaramente Trump fa gli interessi degli Usa che sono impegnati da lungo tempo in una “guerra” commerciale con la Cina che detiene, fra l’altro, cospicua parte del debito pubblico americano.

L’Italia ha comunque fatto bene a formare accordi che permetteranno di esportare nostri prodotti in Cina aprendo un mercato immenso.

Non per niente anche Romano Prodi, uno dei fautori storici dell’espansione verso Pechino, ha condiviso la scelta.

La visita in Cina rientra quindi in una accurata politica di rapporti consolidati tra i due Paesi atlantici con buona pace di chi vuole mettere zizzania tra Roma e Washington.

L’Italia, grazie alla Via della Seta, si apre grandi possibilità nel commercio mondiale e questo gli Usa lo devono capire. La situazione è cambiata e il nostro Paese ora gioca un rilevante ruolo a livello internazionale cui prima aveva rinunciato per paura e/o piaggeria.

Bene ha fatto quindi il Ministro Di Maio ad intraprendere questo viaggio “atlantico” che prevede incontri con la comunità d’affari italiana a New York organizzata da Bank of America Merrill Lynch, tappa a Wall Street e poi spostamento a Washington dove dovrebbe incontrare il Segretario al Commercio Wilbur Ross e il Consigliere per la Sicurezza nazionale, John Bolton, tutti pezzi da novante dell’amministrazione Trump.

Di Maio ha dichiarato qualche giorno fa che il modello italiano sulla sicurezza deve essere rivisto e che gli Stati Uniti rappresentano la strada da seguire in futuro.