Politica
M5S, Conte ottiene il 94% e cambia toni. Soft sulle armi e tregua con Di Maio

Spese militari, Conte: "No all'aumento sconsiderato"
Di Maio: "Il MoVimento fa un altro passo deciso in avanti"
M5s, Conte rieletto presidente. Il 94% ha detto sì all'ex premier, 59mila voti M5s, Conte torna? Subito nuovi ricorsi. L'avvocato Borré pronto a rilanciare |
Giuseppe Conte è stato confermato con il 94,19% nella votazione tra gli iscritti al Movimento 5 Stelle (ma solo 59.047 votanti su 130.570 iscritti) e subito, magicamente, cambia registro. Prima di tutto l'annuncio che il Movimento "sin dall'inizio si è dichiarato in modo chiaro e univoco favorevole agli aiuti all'Ucraina, anche militari. Stiamo parlando del decreto Ucraina, non votiamo a cuor leggero ma per senso di solidarietà verso chi sta difendendo il proprio Paese. Il decreto noi lo votiamo, con la fiducia senza la fiducia: non c'entra nulla con la corsa al riarmo".
Seconda magica svolta di Conte dopo il 94,19%. "Il M5S si opporrà con tutta la sua forza parlamentare all’aumento sconsiderato delle spese militari". Attenzione alle parole, se fino a ieri, a votazione online pentastellata aperta, il no era all'aumento delle spese militari fino al 2% del Pil, oggi il no è all'aumento "sconsiderato" delle spese militari.
Terzo punto di svolta. "Non voglio mettere in difficoltà nessuno ma non voglio neppure mettere in difficoltà il Paese sull'onda emotiva del conflitto. Io non intendo mettere in discussione l'accordo siglato con la Nato: non lo chiedo neppure al premier. Però gli accordi presi illo tempore devono tenere conto delle sopravvenienze e quelle dell'Italia sono superiori a quelle di altri paesi. Quindi ci si mette attorno ad un tavolo e si discutono le tempistiche e gli impegni". Fedeltà confermata alla Nato e agli Usa, esattamente come accadeva quando Conte stava a Palazzo Chigi (con la Lega prima e con il Pd e Renzi dopo).
Quarto segnale del cambio di passo nel M5S, Di Maio (a sorpresa) si congratula con Conte. "Con la nuova elezione di Giuseppe Conte come presidente M5S, il MoVimento fa un altro passo deciso in avanti. Complimenti anche a Laura Bottici, eletta componente del Comitato di garanzia, e a Danilo Toninelli, Fabiana Dadone e Barbara Floridia, eletti componenti del Collegio dei probiviri. Rimaniamo concentrati sulla guerra in Ucraina e i suoi effetti drammatici. L'Italia lavora costantemente per mettere fine alle ostilità e tutelare gli italiani dalle conseguenze di questa atroce guerra", afferma il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il più filo-governativo e filo-Usa degli esponenti del governo, non solo del M5S.
Infine, anche il no secco all'aumento delle spese militari nel prossimo Def è diventato un no non così tanto secco. Sulle spese militari "non può essere assolutamente che il governo non ci ascolti e che nel Def ci siano quelle fughe in avanti che abbiamo sentito negli scorsi giorni: abbiamo il diritto di farci ascoltare perché rappresentiamo una parte importante del paese", ha detto Conte in conferenza stampa al termine della plenaria dei Comitati M5S.
La magia del 94,19% è davvero potente...
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